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“Cine-club del giovedì”, l’America in rassegna al Metropolitan

  • 8 novembre 2004

La stagione invernale quest’anno si preannuncia ricca di proposte interessanti per quel che riguarda le rassegne cinematografiche. Infatti accanto alle consuete iniziative già note in città (parliamo degli abbonamenti dell’Aurora, dei film in lingua inglese del Cinestudio, del programma del cinema Marconi giusto per citarne alcune), ecco che dal nuovo spazio “Metropolitan Movie Theater Sala Blu” di recente istituzione (in viale Strasburgo 358 a Palermo) arriva il “Cine-club del giovedì” con la prima rassegna, curata da Umberto Cantone, “L’Amerika dell’America”, dodici appuntamenti con cadenza quasi settimanale dall’11 novembre al 24 febbraio ed una inaugurazione il 28 novembre con una proiezione ad inviti. Il programma offre l’opportunità di conoscere quei filmmaker indipendenti di un tempo che, lontani dal neorealismo di tanto cinema Europeo, raccontavano l’incubo post-sessantottino di una società esplosiva segnata dalle rivoluzioni culturali dei beat e del pop. Parliamo di autori quali Cassavetes, Altman, Bogdanovich (ma anche Scorsese e Coppola) che in maniera scanzonata e contro l’establishment Hollywoodiano, scandagliavano le realtà inique di una America in piena guerra fredda, l’Amerika dei McCarthy e dei Nixon, del Vietnam e del Watergate. Erano sguardi impietosi che hanno avuto il merito di farci conoscere l’altra America, quella meno patinata ma più vera delle storie “on the road” e di quegli ultimi ben lontani dal sogno americano del “self made man”. E vedere (o rivedere) queste opere oggi, con gli animi scossi dai tanti eventi tragici che purtroppo non hanno mai fine (valga per tutti l’epocale 11 settembre ma ben sappiamo che tante altre tragedie meriterebbero menzione) serve senza dubbio per meglio comprendere un paese che, pur essendo la maggiore potenza mondiale, persiste in un’immaturità quasi fisiologica.

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Ed ecco allora fra le pellicole proposte capolavori rimossi come “E Johnny prese il fucile” di Dalton Trumbo, uno dei film più antimilitarista che siano mai stati fatti, o la “Fat City” di perdenti del maestro di realismo John Huston, e ancora la beffarda commedia di Cassavetes “Mariti”, poi “Conoscenza carnale” di Knowledge, commedia sul sesso all’epoca della liberalizzazione dei costumi con la splendida Candice Bergen in compagnia di un mitico Jack Nicholson e Art Garfunkel qui in veste di attore, la normalità dei gangster in “Gang” di Altman, il “Saint Jack” di Bogdanovich, aspro apologo sull’indipendenza e la disillusione, il memorabile (e poco visto) “Il Re dei giardini di Marvin” di Bob Rafelson con un introverso Jack Nicholson. E ancora l’esilarante documentario “Atomic cafè”, datato 1982, di Kevin Rafferty, Jaine Loader e Pierce Rafferty, quindi “Let’s get lost” un tagliente ritratto-omaggio di Bruce Weber a Chet Baker, poeta maledetto del jazz contemporaneo, poi “My generation” di Barbara Kopple e Tom Haneke, trent’anni di storia di Woodstock, luogo mitico e non solo in senso musicale, attraverso generazioni, rigenerazioni e degenerazioni, e il Brian De Palma degli esordi nel lontano 1968, con la farsa anarchica “Ciao America”. Infine, ad aprire il ciclo della novella “Sala Blu”, troviamo un film recente eppure in linea con quelli del passato qui considerati, “Una storia americana”, di Andrei Jarecki, una sorta di inchiesta in forma di reality show, un acido ritratto di un gruppo di parenti terribili made in Usa. Per il cineclub saranno quattro i turni di proiezioni, alle 16,30 –18,30 – 20,30 – 22,30. Il prezzo dell’abbonamento per i 12 film è di 30 euro inclusi 4 ingressi ridotti per le prime visioni cinematografiche del Metropolitan. Informazioni e prevendita al numero 091.6887513 - www.teatrometropolitan.it oppure alla Libreria dello Spettacolo Broadway, in via Rosolino Pilo 18 (Palermo), telefono 091.6090305.

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