MUSICA
Balarm Rock, il noise dei One Dimensional Man
Per il secondo anno consecutivo, l’afosa estate palermitana è allietata dall'ampia rassegna di eventi di cultura, teatro, musica arte e cinema che va sotto il nome di "Kals’Art". All’interno di un contesto tanto stimolante era quasi scontato, se non necessario, che anche quest’anno (e possibilmente in quelli a venire) l'associazione Balarm, facesse la sua parte, proponendo quella realtà musicale di cui si è fatta sempre portavoce: il rock indipendente, il cosiddetto versante “indie” della produzione nazionale e non, dove “indie” sta a significare musica indipendente non soltanto dalle logiche di mercato, ma anche dalla standardizzazione dei generi e delle proposte. E’ proprio per questo motivo che anche quest’anno la rassegna organizzata dal comune di Palermo, "Kals’Art", ospiterà nel suggestivo scenario di piazza Magione, lunedì 18 luglio dalle 21.30 in poi (ingresso libero), la seconda edizione del "Balarm Rock Festival", manifestazione musicale che proporrà al pubblico palermitano uno dei gruppi di punta della scena “indie” italiana, i veneti One Dimensional Man, introdotti da due rappresentative band siciliane: i Mashrooms e i Mari-X.
All’esibizione dei Mari-X seguirà il live set dei siracusani Mashrooms, band composta da Stefano Fileti (chitarra e voce), Danilo Garro (chitarra e voce), Paolo Dell’Aquia (basso) e Andrea Moschella (batteria). La formazione attinge a piene mani dall’immenso immaginario dell’indie rock americano, caratterizzata da un sound impetuoso, spesso alternato a momenti di divagazione malinconica in atmosfere intimistiche che si poggiano su raffinate cadenze ed interventi ritmici sincopati. Nati nel 2000, hanno pubblicato tre demo delle quali l’ultima di queste ha concesso loro la partecipazione al festival “Stonature 3” di Caltanissetta, rassegna seguita da una pubblicazione di un CD-compilation, come anche al "Suburban Live Set" nel 2003 al Taxi Driver di Catania, kermesse che li ha visti giungere tra i primi tre finalisti e il “Sound Arte Festival” di Siracusa, dove vincono il premio della critica. Nel dicembre del 2003 esce il loro primo album “Welcome to Spackentown” che ottiene ottime recensioni, seguito da un’intensa attività live. Attualmente è in dirittura d’arrivo il nuovo album “The ginko”, con al mixer il texano John Congleton, chitarrista dei Paper Chase.
Terminata l’esibizione dei siracusani, toccherà ai veneti One Dimensional Man chiudere in grande stile la rassegna, ed infatti il loro show promette un’intensità sonora ed una presenza scenica difficile da dimenticare, come può confermarvi chiunque li abbia visti nelle loro due precedenti esibizioni palermitane di qualche anno fa. Il gruppo veneziano, nato nel 1996 da un'idea di Pierpaolo Capovilla (voce e basso), Massimo Sartor (chitarra) e Dario Perissutti (batteria), è uno di quelli "incazzatissimi", il loro suono dal vivo è ruvido e privo di compromessi, il loro spettacolo ironicamente teatrale prende un piglio sarcasticamente politico nei "comizi" fra una canzone e l'altra, rendendoli non a torto una delle migliori band live del nostro panorama “indie”. Band in costante evoluzione, vede la propria crescita musicale andare di pari passo alla pubblicazione dei suoi quattro album e ai vari cambi di formazione, mantenendo pur sempre il suo caustico e vitale spirito di fondo. Nel ’97 pubblicano il loro debutto omonimo che contiene 13 tracce al vetriolo caratterizzate da un sound molto rumoroso, violentemente ritmico che li porta a suonare in giro per l’Italia e oltre anche di supporto a Blonde Redhead, The Cows, Kepone, Fluxus, Uzeda. Nel ’98 Massimo lascia la chitarra a Giulio Bavero e la band si rivolge verso un sound più attento alle tradizioni del blues originario e del migliore rock anni '80 (Birthday Party, Cramps, Scratch Acid, Butthole Surfers...) e proponendo uno show basato su armonie blues fortemente ricontestualizzate.
Da qui nasce "1000 Doses Of Love": prodotto da Wide Records, esce nel gennaio 2000 esprimendo molto bene la svolta che il gruppo ha voluto imprimere alla propria musica: nove brani quasi concettuali che descrivono nove piccole catastrofi sentimentali. Settembre 2001: dopo 2 anni e 80 concerti - alcuni con Teraphy, Demolition Doll Rods, Deus, Delta 72, Jon Spencer (2° volta!) e Melvins - la band registra il terzo disco, "You Kill Me", uscito in novembre 2001 per Gamma Pop. Il disco viene accolto con entusiasmo dalla critica e dal pubblico e la band partecipa a numerosissime manifestazioni musicali oltre programma di MTV Supersonic, che permette al video di "You Kill Me" di essere programmato dalle varie emittenti musicali (MTV, Rete A All Music, Rock TV). Nel 2003 Giulio lascia consensualmente il gruppo, (pur collaborando come produttore) e il suo posto viene preso da Carlo Veneziano, e dopo numerosi live la band torna in studio per registrare. "Take Me Away" esce il 21 giugno 2004 per una co-produzione Ghost Records/Midfinger records, e rappresenta un ulteriore tassello nell’evoluzione della band. Dall’estate scorsa i One Dimensional Man hanno preso parte a diversi festival come Arezzo Wave, Neapolis con Arab Strap, Ghost Day (organizzato dall'etichetta varesina) con ospiti come The Ex, Zu, Karate e diversi Tora! Tora! tra cui l'esibizione per l'MTV Brand:New Day. La performance al "Balarm Rock Fest" di quest’anno sarà dunque un’ulteriore terreno di prova per questa validissima band che ha saputo fare del rock un personalissimo mezzo d’espressione, mutandolo e ricontestualizzandolo, fedeli a quel saggio di H. Marcuse (da cui infatti prendono il nome), che solo nel cambiamento l'uomo monodimensionale può sopravvivere.
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