TEATRO
“Avec le temps, Dalida”: la fragile vita di una star
Giunge al termine il cartellone della stagione teatrale 2004-2005 del teatro Lelio di Palermo (in via Antonio Furitano 5/a) con l’ultimo spettacolo in programma, dal titolo “Avec le temps, Dalida”, che andrà in scena domenica 15 maggio alle ore 18. Il lavoro, scritto e diretto da Pino Ammendola, è interpretato da Maria Letizia Gorga, con Stefano De Meo al pianoforte, Elena Lera al violoncello, Marco Colonna ai clarinetti, e le coreografie di Jacqueline Chenal. Lo spettacolo vuole essere un tributo alla figura di Dalida, poliedrica cantante e fragile donna, e intende narrarne la trasformazione che ne ha segnato l’esistenza. Il brutto anatroccolo, dalle fattezze quasi ridicole, che viveva nei sobborghi del Cairo, popolosi e malfamati, si trasforma in cigno fino a divenire una vellutata e pregiata rosa, ambita e desiderata dagli uomini più belli e più ricchi, affascinati dal suo corpo ed estasiati dalla sua sublime voce. Stiamo parlando di “Miss Egitto”, “Mademoiselle Bambino”, la “regina dei Juke-box”, che per avere cantato i testi di grandi canzoni verrà consacrata come “la Callas del varietà”, vamp hollywoodiana tutta lustrini e file di ragazzi, che sarà poi la pantera rosa di Francois Mitterand prima di infatuarsi di Jacques Chirac. E soprattutto, nello spettacolo, si vuole ricordare, dietro la star Dalida, la donna Yolanda che ha amato e sofferto semplicemente, umilmente. Si è donata senza limiti agli uomini della sua vita come a un pubblico che aveva per lei il “viso dell’amore”. E tutto questo perché non si è mai saputo di questa donna il dramma esemplare….Dalida affermava: “una vita non è terminata fino a quando non la si lascia”.
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