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Al via il 384° Festino di Santa Rosalia

Il Festino 2008 punta su un importante tema di sociale d'attualità, la campagna "Light to freedom", per non dimenticare i sequestrati di tutto il mondo

  • 10 luglio 2008

Trecentottantaquattro, questo il numero degli anni che Palermo ha trascorso affidandosi alla protezione di Santa Rosalia, e anche quest'anno la città si prepara a renderle omaggio, lunedì 14 luglio dalle 21.30, con il 384° Festino di Santa Rosalia, La Santuzza - Rosalia, rosa oltre le spine, ideato e diretto da Alfio Scuderi e finanziato con circa 800 mila euro provenienti direttamente dal Ministero per l'Economia tramite l'essessorato al Turismo della Regione Siciliana. Le celebrazioni, che inizieranno giovedì 10 luglio, con i tradizionali triunfi nei quartieri popolari della città, culmineranno lunedì 14 e martedì 15 luglio (nel nostro calendario trovate tutti gli appuntamenti).

Molti gli artisti che vi parteciperanno, da Pino Caruso a Claudio Gioè, ma anche Vincenzo Pirrotta, Paride Benassai, Gino Carista, Giacomo Civiletti e Giorgio Li Bassi. Ruolo importante, quest'anno, avranno le musiche, a suonare ci saranno i Sun e il Gruppo Polifonico del Balzo, La Banda di Palermo, Elisa Parrinello e la Piccola Orchestrina Ditirammu e infine il pianista Salvatore Bonafede. Altro momento topico della serata sarà quello dei concerti, due sono quelli previsti alla Marina, quello di Nino D'Angelo e quello dei Tinturia. Se l'edizione 2007 fu intitolata alle vittime della mafia, anche il Festino 2008 punta su un importante tema di sociale d'attualità, aderendo all'iniziativa internazionale Light to freedom, "Una luce per la libertà" per non dimenticare i sequestrati di tutto il mondo. Così la notte del 14 luglio, al termine del corteo, una grande luce si accenderà ai piedi di Monte Pellegrino verso il Santuario di Santa Rosalia, simbolo di fede e di speranza, per ricordare tutte le persone sequestrate.

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Palermo, dunque, si prepara a celebrare se stessa in un Festino nel quale la città verrà raccontata attraverso immagini, storie, personaggi, umori, colori e suoni, per una sera la città diventerà un enorme palcoscenico. Ad aprire il Festino ci saranno Pino Caruso e Claudio Gioè, il primo amatissimo dalla città, torna a Palermo per festeggiarla, Claudio Gioè vi ritorna nell'anno della sua consacrazione artistica, insieme a rappresentare la tradizione e l'innovazione.

Tre saranno i carri trionfali che sfileranno per corso Vittorio Emanuele fino a solcare Porta Felice e arrivare a mare, il primo sarà "Il Carro della città" lo stesso ideato lo scorso anno da Jannis Kounellis, decorato da cristalli Swaroski, che tornerà a sfilare, accogliendo nella sua prua le anime, ovvero i quattro mandamenti della città, rappresentati da Benassai, Carista, Civiletti e Li Bassi. Il secondo, ideato da Fabrizio Lupo, è "Il Carro del sentimento popolare e le statue delle Santuzze", carro della festa dei poveri o degli sposi, simbolo della festa nella sua accezione più popolare. E in ultimo a sfilare ci sarà il carro della fede, "Il Carro della rosa oltre le spine", ideato da Marcello Chiarenza. Un impianto terreno fatto di rami e fiori, che aspira al cielo, sorvolato, appunto, da un firmamento stellato. Protagonsta sarà la Santuzza disposta disposta sopra un monte di rose a rappresentare Monte Pellegrino. Lo spettacolo del 14 luglio sarà così articolato:

I Giardini della Cattedrale - Il racconto della città
Il 384° Festino di Santa Rosalia inizierà alle 21.30 nei Giardini della Cattedrale con un’orazione musicale a dare il via allo spettacolo. Pino Caruso e Claudio Gioè, attraverso alcuni brani tratti dai testi "Fondale bianco" e "La spola infinita" di Michele Perriera, introdurranno la narrazione sulla città e la sua Patrona. A scandire l’orazione, tre formazioni musicali che racchiudono altrettante anime di Palermo: l’anima tradizionale, l’anima etnica e l’anima contemporanea.

Il Corteo della Santuzza - La città, la festa, la gioia
Al grido di “Viva Palermo e viva Rosalia!”, i quattro attori scelti come simbolo della città, Paride Benassai, Gino Carista, Giacomo Civiletti e Giorgio Li Bassi, rappresentanti i quattro mercati popolari di Palermo (il Capo, Ballarò, la Vucciria e il Borgo Vecchio), daranno il via al corteo lungo il Cassaro, posti sopra il Carro della Città di Kounellis.
Oltre ai tre Carri con le Santuzze, il corteo sarà animato da una fantasmagoria di bandiere, simbolo del bene e della gioia, e dalle “sculture volanti” di Marcello Chiarenza: il veliero della peste, la rete di stelle, la luna madre e la nave di gigli.

I Quattro Canti - La Rosa oltre le spine
L’ombelico della città è, simbolicamente, anche il centro della festa. Al passaggio ai Quattro Canti, il Carro della Città recherà l’omaggio dei “quattro mercati viventi” ai quattro mandamenti ed alle quattro Sante patrone della città, prima dell’avvento di Rosalia. Sarà, poi, la città a rendere omaggio al passaggio delle tre Santuzze, con una pioggia di petali rossi sul Carro della Rosa oltre le spine.

Porta Felice - Invocazione di pace, la liberazione
È l’ultimo quadro, quello della liberazione definitiva dalla peste, della cacciata di tutti i mali, della purificazione, l’ultimo passaggio prima dell’arrivo sul lungomare, e quindi della festa popolare. Ad accogliere il corteo festoso, ci saranno altre due voci della città, nella loro invocazione contemporanea. L’attore Vincenzo Pirrotta darà l’ultimo saluto di pace e libertà alle Santuzze con un rap tra musica e cunto, "Unn’è ’cchiù scuru", testo inedito da lui stesso scritto.

La Marina - La festa popolare con concerti e giochi di fuoco
Quest’anno la festa popolare si annuncia più lunga, ricca e vivace del solito. Alle 23.30 Pino Caruso e Claudio Gioè, dal palco del Foro Italico lanceranno ufficialmente un appello a tutti i palermitani contro i sequestri del mondo e a favore dell’iniziativa Light to freedom. Una grande luce illuminerà Monte Pellegrino, collegando idealmente la città al santuario della Patrona, e darà il via al concerto, che accoglierà l’arrivo delle Santuzze al mare. Anzi, un doppio concerto, che unirà la tradizione con la modernità. Su un palco posto al Foro Italico, prima dei fuochi d’artificio, si esibirà Nino D’Angelo, beniamino del popolo palermitano, che gli ha tributato i primi grandi successi. Dopo una partitura pirotecnica scandita da musiche riprodotte e la masculiata finale, la festa continuerà con il concerto dei Tinturia, che chiuderà la notte con musiche e danze lungo il mare.

Un maxi schermo al Foro Italico
Tutta la serata, a partire dalle 21.30, sarà guidata dal conduttore Salvo La Rosa, che commenterà la diretta televisiva proiettata per l’occasione su un maxi schermo posto a fianco del palco del Foro Italico

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