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A Palazzo Resuttano l'arte di Antonio Miccichè

Si snoda tra Eliot e Magritte la nuova installazione che prevede dei gruppi di letti avvolti di bianco: li seguirà costantemente un video proiettato in loop

Balarm
La redazione
  • 10 aprile 2009

È ispirata alla straordinaria forza evocativa del testo letterario e teatrale “The Waste Land” (La terra desolata) di Eliot, la nuova installazione di Antonio Miccichè, “Aprile è il mese più crudele”, inaugurata nel Palazzo Resuttano (piazza di Resuttano 5), e in mostra fino a venerdì 24 aprile in uno spazio espositivo diretto da Maria D’Agostino La Marca (direzione generale) e Beatrice Feo Filangeri (direzione artistica). Il titolo è tratto dall’incipit del poema che vuole essere l’interpretazione complessiva del destino dell’uomo e della storia europea.

A caratterizzare l’evento la sola presenza di letti, avvolti dall’abbacinante bianco dello spazio e inseriti nella cornice di un video realizzato dallo stesso artista Antonio Miccichè, con la fotografia e il montaggio di Salvo Cuccia e Peppino Sciortino. Il video sarà una ripresa fissa di un gruppo di persone che guarda dentro la stanza, (una citazione al celebre quadro di René Magritte “Il mese della vendemmia”) e sarà proiettato in loop (cioè di continuo). Antonio Miccichè ha già lavorato sull’opera di Eliot, considerata uno dei capolavori della letteratura modernista, realizzando, nel 2003, le scenografie per la versione di Claudio Collovà messa in scena al Teatro Bellini di Palermo.
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«Ho lavorato con Claudio perché mi ha chiesto questo favore, ora mi sono appassionato a questo tema che reputo attuale e profetico e lo ripropongo, chiedendo io questa volta aiuto a lui che all’inaugurazione ha proposto, infatti, un brano dell’opera. I letti sono a gruppi, realizzati in funzione dello spazio, e se ho scelto di inaugurare la mostra il giovedì santo, la sera dei sepolcri, non è una casualità: i letti sono per me in senso figurativo le bare»: dichiara l’artista. Ed aggiunge: «L’idea del video è per me un riferimento alla visione pittorica, perché sono un pittore e anche se ho fatto delle installazioni, lavoro come tale».

Antonio Miccichè è nato a San Giuseppe Jato, in provincia di Palermo nel 1966, ed è un pittore e autore di installazioni, attivo da vent’anni sulla scena artistica palermitana, insegnante oggi di pittura e teoria della percezione visiva all'Accademia di Belle Arti di San Martino delle Scale ed è considerato nel capoluogo uno dei più interessanti artisti contemporanei. Ha esposto anche a Berlino, in un’installazione dal titolo "Il sogno degli altri", presso il Kunsthaus Tacheles e a Stoccarda presso il Zapata Centro Culture Institute, nel 2002. La mostra, ad ingresso gratuito, sarà visitabile dal martedì alla domenica, dalle 17.30 alle 20.30. Per avere maggiori informazioni è inoltre possibile chiamare il numero 347.6778888.
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