CULTURA
"Madonie: Cultura Accessibile": 11 borghi fanno rete per promuovere il patrimonio
Un luogo autentico che scommette sulla qualità della vita. Cosa prevede il progetto che punta rendere accessibile il patrimonio culturale del territorio
Piazza Castello a Castelbuono
Perché, mai come oggi, è importante destagionalizzare il turismo, per far vivere i territori dell'entroterra siciliano dodici mesi l'anno.
È questo l'obiettivo dell'iniziativa dal titolo Madonie: cultura accessibile con cui 11 Comuni madoniti si sono messi in rete per promuovere le loro bellezze artistiche e culturali.
Il progetto coinvolge le comunità di Campofelice di Roccella, Castelbuono, Castellana Sicula, Collesano, Geraci Siculo, Petralia Soprana, Petralia Sottana, San Mauro Castelverde, Sclafani Bagni, Valledolmo, Vallelunga Pratameno.
L'obiettivo è creare una "brand identity" e iniziare la riqualificazione di questa specifica area della Madonie in grado di offrire al turista o visitatore e ai residenti, un'esperienza unica da ricordare e condividere.
Nelle Madonie, infatti, secondo alcune importanti rilevazioni, c'è un turismo legato soprattutto all'attrattiva naturalistica e alle attività escursionistiche. Oltre che "di passaggio". Urge quindi rafforzare il turismo cosiddetto "culturale".
Dall'altro lato, intende supportare lo sviluppo di prodotti e servizi complementari alla valorizzazione degli attrattori culturali della zona.
Il territorio madonita possiede importanti attrattori culturali ed è capace di un grande senso di accoglienza e ospitalità.
Un luogo autentico, con un giusto mix fra tradizione e innovazione, tra storia e futuro, esperienze nuove, che scommette sulla qualità della vita e sulla sostenibilità.
A supporto del progetto è stata condotta un'analisi dettagliata del patrimonio artistico e culturale di proprietà delle amministrazioni comunali che hanno aderito all'iniziativa.
Si va dalla torre di Campofelice di Roccella al Museo civico e al Museo naturalistico di Castelbuono, passando per il mulino Petrolito di Castellana Sicula all'area del castello di Collesano.
E poi ancora il museo delle Madonie di Geraci Siculo, il museo della Memoria di Petralia Soprana, la centrale idroelettrica di Petralia Sottana, il museo etno-antropologico di San Mauro Castelverde, il castello di Sclafani Bagni, il museo degli antichi mestieri e tradizioni di Valledolmo, fino alla collezione etnografica di Vallelunga Pratameno.
E tanti altri tesori da scoprire.
Ma è stato individuato anche un elenco di beni immateriali, attingendo in parte al registro delle eredità immateriali.
Fra questi la coltivazione della manna di Castelbuono, la Giostra dei Ventimiglia di Geraci Siculo, il ballo della cordella di Petralia Sottana, i riti della Settimana Santa di San Mauro Castelverde.
Si tratta di un elenco destinato a crescere ed a trovare pieno compimento con la creazione di vere e proprie mappe di comunità che verranno realizzate partendo dal basso (del tipo bottom-up), attingendo alla memoria collettiva del territorio, attraverso una serie di incontri aperti alla cittadinanza, che sono in corso proprio in questi giorni.
Nella realizzazione di queste "mappe partecipate", e quindi dei percorsi turistici, particolare attenzione sarà data al confronto con le disabilità, per favorire e ampliare la platea dei fruitori.
L’accessibilità, ossia l’assenza di barriere architettoniche, cognitivo-relazionali e sensoriali, è la condizione indispensabile per consentire la fruizione del patrimonio turistico italiano.
«Questo è un territorio molto interessante dal punto di vista culturale, oltre che naturalistico e geologico - spiega Adriana Scancarello, direttore di esecuzione del progetto "Madonie: Cultura Accessibile" -. Oggi, però, questo patrimonio va reso più accessibile possibile.
E il progetto ci permette di rendere alcuni luoghi della memoria, alcuni monumenti e alcuni musei più inclusivi. La segnaletica che sarà installata sarà dinamica.
Ci saranno dei Qr code collegati con un sito e delle audioguide in diverse lingue che racconteranno i monumenti con nuove modalità di accesso all’informazione che possa garantire l’accessibilità a tutte le tipologie di visitatori».
In termini semplici ciò significa rispondere a richieste e offrire servizi basilari adeguati a tutti, quali ad esempio: la raggiungibilità del luogo, la presenza di percorsi senza ostacoli e senza barriere architettoniche, l’inserimento di luoghi dove potersi sedere lungo il percorso, una buona segnaletica e ben evidenziata.
Previste anche audio-guide in Lis e apparati didascalici per i non vedenti, guide "Easy to read", ossia con l'utilizzo di un linguaggio semplificato per le persone con disabilità cognitivo-relazionale. Per ogni comune che ha aderito al progetto, verrà realizzata un'apposita segnaletica che sarà installata all'ingresso del borgo e in alcuni luoghi di interesse dei centri storici.
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