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Lo vedi (in rovina) da sempre, ora rinasce: cosa diventa l'ex centro Poste di Brancaccio

Nuovi passi per il quartiere di Brancaccio a Palermo: tutti gli interventi e spazi restituiti, ce lo racconta il deputato regionale pentastellato Adriano Varrica

Alice Marchese
Giornalista
  • 30 gennaio 2025

L'ex centro di smistamento Poste a Brancaccio cambia volto: quel luogo abbandonato da sempre nei prossimi anni verrà restituito al quartiere di Palermo come polo scolastico.

Secondo la relazione descrittiva del 2016, l'immobile è stato acquisito nel 2004 da quella che allora era Provincia Regionale di Palermo, oggi Città Metropolitana di Palermo. Da quel momento, se non prima, questo luogo è stato abbandonato e dunque inutilizzabile.

L'obiettivo è quello di riqualificare un'area periferica fortemente degradata con un indice di dispersione scolastica, disagio sociale e disoccupazione con un progetto che possa trasformare questa zona in un complesso scolastico polivalente.

«È un nuovo passo per Brancaccio che vedrà la realizzazione di 3 plessi scolastici con probabilmente indirizzi superiori - ci racconta il deputato regionale pentastellato Adriano Varrica -. Questo progetto attuale che è stato messo a gara è in realtà uno stralcio che prevede un suo completamento in futuro.
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La parte finale di questo percorso comporta la realizzazione di un auditorium, di una o due palestre dentro il complesso, che inizialmente era destinato alla scuola - precisa il deputato Varrica -. Adesso si sta pensando ad un luogo che nel pomeriggio possa offrire servizi per l'intero quartiere di Brancaccio».

L'iter in questione ha subito tantissimi cambiamenti nel corso degli anni. Nel “Bando periferie”, indetto dalla Presidenza del Consiglio dei ministri in attuazione della Legge di bilancio 2016, è stato inserito l’intervento di realizzazione del complesso scolastico polivalente previsto in via Cirincione a Brancaccio.

«L’intervento, per un investimento iniziale di 15 milioni di euro, è funzionale anche ad offrire ai cittadini un centro di aggregazione e fulcro di attività sociali e sportive a servizio del territorio - continua Varrica -.

Grazie ad una piena condivisione con la Città Metropolitana di Palermo e gli uffici della Presidenza del Consiglio, che hanno dato seguito al percorso da me costruito col presidente Giuseppe Conte a partire da ottobre 2020, è giunto il via libera per la riprogrammazione delle risorse, salvando così l’intero finanziamento.

Ho individuato e ottenuto oltre 5 milioni di euro non utilizzati da parte della Città metropolitana di Palermo, mentre le risorse mancanti (2 milioni di euro) verranno stanziate direttamente dall’ente di area vasta».
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