DOVE MANGIARE
Le 7 sorelle delle Eolie finiscono su Vanity Fair: non per il mare (questa volta) ma per il cibo
Non solo mare cristallino nelle isole dell'arcipelago delle Eolie ma anche ottimo cibo. Ed è a questo che Vanity Fair ha voluto dedicare un articolo stilando una lista dei "locali migliori e più suggestivi"
Un piatto di pesce a Panarea
«Negli ultimi anni, ai tanti punti di forza, le Eolie hanno aggiunto un salto di qualità gastronomico - si legge sulla rivista -. Non si è mai mangiato male, va detto, seguendo la commistione tipica di tradizioni antiche contadine e marinare. Quindi tanto pesce, che si accompagna ai prodotti dell’orto quali il cappero eoliano ed i caratteristici pomodorini «a pennula» nonché le erbe aromatiche quali rosmarino, origano, basilico, aglio, menta. Negli ultimi anni sono arrivate anche le stelle Michelin».
Ecco i ristoranti e le osterie migliori secondo il noto settimanale.
LIPARI
Filippino. «È uno dei Locali Storici d'Italia, con oltre 110 anni di attività, nato come trattoria di pesce e diventato un luogo celebre anche fuori dall'isola, frequentato da turisti e vippame. La famiglia Bernardi, quella del fondatore, continua a fare il suo dovere con un menu tradizionale, affiancato da una signora cantina».
Specializzata in cucina di pesce. «Le pulera sono un elemento architettonico delle case eoliane: posizionate nel terrazzo attorno all’abitazione, hanno lo scopo di sostenere un pergolato di uva tardiva. Danno nome a un'insegna, gestita sempre dai Bernardi»,
VULCANO
Tenerumi al Therasia Resort si trova nel resort di Vulcanello e propone esclusivamente cucina vegetariana «in uno spazio bellissimo, tra le piante. In regia, il napoletano Davide Guidara che non ha assolutamente paura a spingere tra fermentazioni antiche e tecniche estreme».
Il Cappero al Therasia Resort
Capitanatao da Beppe Biuso tornato in Sicilia dopo importanti esperienze «tiene saldamente la stella Michelin nel fine dining del resort: cucina molto tecnica e che non teme il viaggio lontano dall'isola»
SALINA
Signum
La miglior tavola di Salina si trova all'interno dell'Hotel in cucina c'è Martina Caruso che ha conquistato nel 2016 la stella Michelin.
Capofaro Locanda & Malvasia
Nello splendido resort, il siciliano Gabriele Camiolo interpreta la passione dei Tasca d'Almerita per la buona cucina e i saperi contadini degli antichi feudi siciliani, arrivando fino ai giorni nostri. Un percorso di gusto e di etica con un sistema di orti che fornisce il 70 per cento degli ingredienti usati in cucina.
STROMBOLI
Il Canneto
La trattoria della famiglia Caiazzone è da oltre 40 anni un punto di riferimento: una dozzina di piatti tutti incentrati sul pesce e la tradizione eoliana. Sapori puliti e precisi: la frittura di cicirella (pesce azzurro), il tonno con la cipollata, gli involtini di pesce spada. Buoni i dolci della casa, i cannoli e la cassata in primis.
PANAREA
Hycesia
Il locale si ispira all'antico nome dell'isola già cantata da Omero. E' un posto bellissimo: un casolare ristrutturato con grande classe, in stile eoliano. E anche la cucina punta in alto, essenziale e gustosa, a partire dalle "delizie dell'arcipelago" (percorso di crudité) e dal pescato in giorno, in varie cotture.
FILICUDI
La Sirena è lo storico ristorante di Pecorini Mare. che è compreso in uno dei pochissimi alberghi dell'isola. La specialità e’ la pasta alle mandorle, oltre ai piatti con il pescato del giorno. Si può fare anche colazione.
ALICUDI
Ericusa è «uno dei pochissimi riferimenti gastronomici è la veranda dell'Hotel Ericusa, praticamente nel mare. I piatti migliori? Quelli a base di aragosta, scorfano e totani freschissimi. Dolci e gelati della casa».
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