STORIE
Lascia la Sicilia e va a Londra per sei anni: Luciana, che oggi fa il lavoro dei suoi sogni
La vita nella capitale britannica le ha dato l'opportunità di riscoprirsi. Oggi viaggia tra varie città europee e torna periodicamente nell'isola dove insegna canto
Luciana Di Bella
Quando la tenacia si unisce alla curiosità, alla creatività e a una particolare personalità si parla di un talento della nostra terra che si chiama Luciana Di Bella.
Lei ha mollato tutto ed è partita dalla Sicilia per andare a Londra. «Ho visto Londra per la prima volta dopo esserci andata a vivere - afferma - è cosi che inizia la mia pagina di vita londinese, pagina che ormai dura da sei anni. La scelta di andare è maturata quando probabilmente le pile della speranza si erano del tutto scaricate e quando ho sentito veramente il bisogno di scoprire chi veramente fossi al di fuori di tutto ciò che mi era noto e probabilmente rassicurante.
Assodato che la mia vita stesse prendendo una direzione completamente diversa da quella di tutte le persone che avevo intorno, famiglia, coetanei, amici, sopravvissuta ad una estenuante esperienza di stalking, reticente alle relazioni stabili, senza figli, con una creatività esplosiva, una curiosità inarrestabile, una personalità complessa e ribelle e la musica come scelta professionale di vita, forse era veramente il caso di andare a rinascere altrove».
Luciana scelse Londra come il posto più naturale dove andare e sua sorella Amburgo in Germania. Complice un amico e collega musicista di Trapani, grande talento che adesso sta finalmente sfondando nella musica alla veneranda età di 54 anni, che una sera in un pub di Alcamo dove stava suonando le disse: «Lu’, se tu vieni a Londra tra jazz e lirica...non te ne vai più!».
«È presto forse per dirlo – afferma Luciana - ma finora ha avuto ragione. Più che la mia carriera credo che quella che si è evoluta in qualcosa diverso sono proprio io. Naturalmente il confronto con una realtà artistica cosi potente, crocevia di artisti e talenti pazzeschi mi ha spinto ad una crescita artistica non indifferente destinata a continuare nel tempo.
Ho conosciuto gente famosa, pezzi di storia della musica, professionisti del settore in un luogo dove la musica è considerata un lavoro vero, il che per me è stato “refreshing” come direbbero gli inglesi, ma l’incontro più bello e importante che ho fatto sono stata io. Mi sono ritrovata costretta ad avere a che fare con me stessa, a conoscermi, ad affrontare demoni, paure, sconfitte, difficoltà più o meno quotidiane».
Luciana è una cantante, un soprano che ha fatto molta strada, ha avuto una bella carriera ricca di soddisfazioni, in cresecendo si è esibita in teatri importanti in Italia e all'estero, in più insegna in Sicilia quando ritorna periodicamente, a Roma e anche ad Amburgo.
Nel 2022 ha curato un progetto p.o.n. di introduzione al canto e alla musica “Incanto di voci” coi ragazzi dell’Istituto Tecnico di Alcamo la cui Dirigente scolastica Enza Mione è promotrice di bellissime iniziative di crescita per i suoi studenti.
Londra le ha fatto vedere i suoi stessi limiti sia personali che professionali e da questi ha preso spunto per superarli e crescere.
La sua esperienza didattica è stata e continua ad essere intensa e bellissima considerando che vivere e insegnare le ha permesso di lavorare con più o meno giovani cantanti da tutta Italia e di svariate nazionalità e con diverse ambizioni.
«Ho sviluppato un mio metodo – prosegue Luciana - che presto diventerà un libro e ho avuto l’onore di vedere debuttare in musical e spettacoli di vario genere ed entrare nello show business molti di loro, altri sono solo diventati persone più felici e che amano la propria voce e se stessi e anche questo ritengo sia uno tra i traguardi più importanti che potessi sperare per loro, d’altronde come dico sempre per me non c’è separazione tra la mia voce e la loro, i miei traguardi e i loro, ne ho cura e ne gioisco esattamente con la stessa intensità».
È arrivata nel frattempo anche la scrittura nella sua vita, sin dall'età di otto anni scriveva diari, a dieci poesie che mamma Maria ancora conserva, ultimamente si è decisa a scrivere una novella ispirata da una storia vera, in perfetto stile siciliano che spera vedrà la luce presto, prosegue con la dovuta calma dati anche gli svariati impegni che ne interrompono non di rado la stesura.
L’ultimo lavoro musicale è “Lullaby” di cui è uscito il singolo il 6 gennaio scorso. L’intero album dovrebbe arrivare in primavera. «Ho avuto la mia Epifania – dice Luciana - la data di uscita su tutti i negozi online non poteva essere più adeguata, tra l’altro anche Peter Gabriel ha fatto lo stesso, con la prima luna piena dell’anno.
“Lullaby” nasce in collaborazione col compositore romano Massimiliano Pace al quale sono legata da un’amicizia decennale. «L’ispirazione me l’ha data il piccolo Lorenzo il bimbo di un mio allievo che al tempo aveva appena un mese e che come spesso accade con i bambini si è abbandonato e addormentato profondamente dopo pochi minuti che lo tenevo tra le braccia, nonostante fosse la prima volta che ci incontravamo, ho anche una dolcissima foto di quel momento.
Da li a poichi giorni, raccontando il tenero episodio, mi è venuta in mente l’idea di fare una raccolta di ninna nanne, visto anche il successo di un mio video su Youtube della “Siminzina", che è una ninna nanna siciliana, di Rosa Balistreri per la precisione.
La scelta del titolo in copertina è stata semplice visto che Lulla è il modo in cui mio padre mi chiamava da bambina e anche l’immagine mi appartiene, si tratta di una mia opera intitolata Maternità».
Lullaby non sarà un album, ma un luogo, un rifugio, una bolla spazio temporale, un altrove. I brani del singolo sono di matrice diversa, uno è la nostra rivisitazione di “Baby mine” tratto dalla colonna sonora di Dumbo e l’altro è un tributo alla più famosa ninna nanna della musica classica, Wiegenlied di Brahms.
Ci sono in cantiere anche altri progetti musicali tra cui un Italian Song Book e altri professionali.
A Luciana e alla sua innata curiosità, alla sua voglia di scoperta facciamo l'augurio affinchè la sua eclettica capacità artistica possa dare nuovi frutti da condividere tra Sicilia, Londra e nel resto del mondo, dove in futuro deciderà di andare.
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