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La Sicilia vince una "Bandiera arancione": dove si trova il suo borgo più accogliente

Un borgo siciliano ha ottenuto l'ambita certificazione del Touring Club Italiano, per i suoi panoramici unici, il centro storico tipico e i numerosi eventi organizzati

Balarm
La redazione
  • 5 febbraio 2024

Petralia Sottana (foto di Cesura Luca Santese)

Petralia Sottana è il borgo più accogliente della Sicilia. Il Touring Club Italiano - alla presenza del Ministro del Turismo, Daniela Garnero Santanchè, e di oltre 200 sindaci da tutta Italia - ha assegnato, durante la giornata inaugurale della Borsa Internazionale del Turismo (BIT), le 281 Bandiere Arancioni del triennio 2024-2026, confermandone 277 sottoposte alla verifica triennale e premiando 4 nuove località.

Il "gioiello" delle Madonie - Petralia Sottana, appunto - è l’unica Bandiera Arancione in Sicilia.

Ecco la motivazione con cui è stata assegnata la certificazione: «Questa località è inserita all’interno del Parco delle Madonie, un contesto paesaggistico suggestivo e di grande bellezza, e presenta un centro storico tipico e raccolto. Un buon numero di eventi organizzati nel corso dell’anno, adeguatamente promossi, danno alla cittadina un’atmosfera di vivacità e tipicità».
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La Bandiera Arancione viene assegnata attraverso un processo di certificazione ai comuni dell’entroterra che sanno esprimere grandi eccellenze in termini ambientali, culturali, enogastronomici, di accoglienza e di innovazione sociale e che trovano nel turismo una concreta opportunità di rilancio, nonostante le difficoltà dovute alla situazione di marginalità.

«Bandiere Arancioni è un esempio concreto dell’impegno della nostra associazione nel prendersi cura dell’Italia come bene comune - afferma Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano - con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dei territori, soprattutto quelli meno noti, educando alla bellezza del paesaggio e alla cura dell’ambiente».

La Bandiera Arancione è una certificazione, sostenuta da un modello rigoroso, pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita, ha una validità di tre anni e, premiando le realtà più virtuose, è anche uno stimolo per un miglioramento continuo, che porta benefici reali e tangibili per le realtà coinvolte.

Secondo i dati emersi dall’analisi del 2023, infatti, il 67% dei comuni Bandiera Arancione ha registrato un punteggio più alto rispetto a quello del 2020. I comuni certificati - che già si distinguevano per elevati standard qualitativi - hanno migliorato ulteriormente la propria accoglienza, dimostrando un impegno crescente nella tutela e nella valorizzazione del loro patrimonio storico-culturale, paesaggistico e ambientale.

Il sistema ricettivo e ristorativo, per esempio, è stato potenziato nel 50% dei comuni, con alcune località che hanno raddoppiato il numero di strutture e quasi triplicato i posti letto, principalmente di tipo extra-alberghiero.

La sostenibilità ambientale, già elemento distintivo dei borghi certificati, ha visto un ulteriore miglioramento nel 75% dei comuni. Tra questi, il 54% si è distinto per una gestione particolarmente virtuosa dei rifiuti, portandoli ad occupare i primi posti nella classifica generale italiana.

Il 90% dei borghi Bandiera Arancione, inoltre, ha sviluppato una forte vocazione green confermata anche dall’installazione di oltre 700 colonnine di ricarica per veicoli elettrici su tutto il territorio italiano. Un risultato sorprendente se si pensa che più della metà dei comuni italiani (58%) non ha punti di ricarica di accesso pubblico installati nelle proprie aree di competenza.

Nel caso di Petralia Sottana, come riporta la scheda tecnica della certificazione: «La cultura della sostenibilità è di grande rilevanza grazie all’adesione alle nuove politiche di energie rinnovabili e di conservazione e valorizzazione di siti di archeologia industriale, quale la Centrale Idroelettrica di Contrada Catarratti del 1908 dedicata all’energia rinnovabile e alla sua divulgazione scientifica e didattica».

Le Bandiere Arancioni, infine, si distinguono anche per il coinvolgimento delle comunità locali nella risoluzione di problemi diffusi, ne è un esempio l’adozione di formule come quella della cooperativa di comunità, e per la forte spinta all’inclusività sociale, anche nell’offerta di servizi rivolti al turista.

Tutti questi dati testimoniano, ancora una volta, la qualità del turismo che si può vivere e ritrovare nelle Bandiere Arancioni: slow, autentico, accogliente e soprattutto rispettoso dell’ambiente e delle comunità ospitanti.

Il mantenimento di standard così elevati è sicuramente da attribuire al Modello di Analisi Territoriale, alla base dell’iniziativa , che contiene indicatori sempre più sfidanti e stimolanti per le piccole località che decidono di intraprendere il percorso verso la Bandiera Arancione, puntando molto su sostenibilità, innovazione sociale e sviluppo digitale, questo in totale coerenza con i 17 obiettivi (Sustainable Development Goals, SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile.

Le 281 Bandiere Arancioni assegnate oggi rappresentano l’8% delle oltre 3.500 candidature analizzate da Touring Club Italiano negli ultimi 25 anni. Di queste, il 18% è riuscito comunque a conquistare la certificazione dopo aver intrapreso un percorso di crescita e aumento della qualità dell’offerta suggerito dai piani di miglioramento studiati ad hoc dal Touring Club Italiano e redatti per vari comuni candidati.
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