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La bella notizia che tutti noi aspettavamo: «D'estate potremo fare il bagno a mare»

Quali sono possibilità di poter tornare a riaffollare le spiagge in estate? Si parla anche di box in plexiglass per proteggerci, ma in generale le notizie sono confortanti

Balarm
La redazione
  • 14 aprile 2020

foto Pixbay

Se c'è una paura, in Sicilia, oltre al diffondersi del virus in sè, è quella di non potere andare al mare. La possibilità di rinfrescarsi dalla calura, oltre che di rimettere in moto il turismo, è essenziale per il rilancio dell'Isola.

Ma quali sono le reali informazioni legate alla nostra salute e alla possibilità di poter tornare a riaffollare le spiagge? In realtà le notizie sono più che confortanti. Positive, potremmo sbilanciarci di dire. In primis perché si tratta di spazi aperti.

La rassicurazione istituzionale è stata data, come riporta il Corriere della Sera, dal sottosegretario al ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Lorenza Bonaccorsi, a Rainews24. «Andremo al mare questa estate, stiamo lavorando perché possa essere così», ha detto.

Certo, inutile dire che non si dovrà prestare attenzione ad alcune norme igieniche e di protezione, ma il grosso è fatto. Certo, è bene ricordarlo, gli studiosi non pensano che il caldo possa frenare l'ondata del virus. In aqua comunque, il virus non si può diffondere, quindi il bagno, dopo la lunga quarantena, sarà meritato.
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Andiamo però al tema degli stabilimenti perché, se da un lato si dice che si potrà andare al mare, dall'altro al momento in Sicilia le attività sono ferme. In attesa di nuovi ordini come potranno essere organizzate sdraio e ombrelloni per andare al mare in sicurezza?

Tra le ipotesi, almeno per i club e gli stabilimenti riservati ai soci, si ipotizzano prenotazioni e ingressi per fasce d'età per non affollare gli spazi. Saranno probabilmente aumentate le distanze fra gli ombrelloni e chiusi gli spazi riservati ai giochi in cui si affollano i bambini.

Poi c'è anche chi ipotizza di costruire dei box in plexiglass per proteggere le persone. Un po' come se le capanne di mondello diventassero cubi trasparenti per osservare gli altri in tutta sicurezza. Uno scenario, questo, forse eccessivamente futuristico. Ci auguriamo una condizione più "serena" per poter godere del mare. Magari con distanze reali e abbondanti fra le persone. Ma dovranno essere gli studiosi a decidere.

Attenderemo certamente le certezze del ministero della Salute e del Governo. Intanto, però, ci godiamo la certezza che, in qualche modo, riuscirem a goderci l'estate al mare.
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