CRONACA
L'unione fa la forza: da Sciacca si viaggia con i cinque sensi grazie ad un "museo diffuso"
È un nuovo modello di sviluppo turistico portato avanti dal Comune di Sciacca. L'obiettivo è la valorizzazione del territorio e la crescita del turismo esperienziale
Sciacca (foto Irene Leonardi)
Il "Museo diffuso dei 5 sensi" di Sciacca è un patto di comunità, così come definito in occasione della legge regionale che regolamenta gli ecomusei, ossia un metodo di amministrazione innovativa per coordinare dall’alto tutte le iniziative culturali e artistiche di enti, associazioni e consorzi presenti sul territorio, che fino ad oggi hanno operato individualmente.
Il Museo diffuso è il nuovo modello di sviluppo turistico, economico e sociale portato avanti portato avanti dalla comunità saccense in collaborazione con l’amministrazione comunale e dalla presidente del Museo, Viviana Rizzuto, per la valorizzazione della bellezza e dell’identità del territorio siciliano.
Una vera e propria rete culturale formata da oltre 50 realtà siciliane, tra associazioni, consorzi ed enti, che uniscono le forze in vista di un unico grande obiettivo comune: la promozione del nostro meraviglioso territorio.
«Viviamo in un territorio impregnato di arte, antiche tradizioni, paesaggi sublimi, natura incontaminata, storia e cultura, ma paradossalmente molto spesso ne perdiamo la consapevolezza e non facciamo abbastanza per valorizzarlo e tutelarlo, non rendendo omaggio a chi sceglie di venirci a trovare in Sicilia», spiega Viviana Rizzuto.
«Il nostro obiettivo è far diventare protagonista ogni comunità e promotrice nel mondo della propria identità, identità che diventa una risorsa indispensabile per uno sviluppo sano, florido e sostenibile del territorio».
Il progetto, in sostanza, seguendo la logica operativa dipartimentale propria delle aziende più strutturate, si propone l’obiettivo di coordinare a livello globale tutte le iniziative promosse dalle singole associazioni attive a livello turistico, al fine di dirigerle e orientarle alla migliore valorizzazione possibile del territorio, così da avere una visione strategica della risorsa turistica.
Alle realtà firmatarie si richiedono azioni che abbiano tre caratteristiche: che siano azioni utili per lo sviluppo e il miglioramento degli itinerari turistici, che siano azioni solide e mirate a gettare buone basi per lo sviluppo del territorio e, infine, che siano capaci di diffondere bellezza, perché di questo in fondo ha bisogno la Sicilia.
«Il migliore viaggiatore che possiamo accogliere non è quello "mordi e fuggi", ma quello che si ferma sul territorio, impara a conoscerlo, prova esperienze e stabilisce un legame empatico con chi lo accoglie – continua Viviana Rizzuto - Solo gli uomini e le donne del territorio, le storie degli anziani e le idee dei giovani, i saperi delle mani e le creatività delle menti possano dare un senso di unicità a una offerta turistica che può diventare una vera risorsa economica del territorio».
Al centro di tutto quindi, c'è il benessere della comunità che diventa l'unica protagonista di questo ambizioso progetto. Un progetto che raddoppia così le proprie potenzialità per garantire a tutti gli operatori del settore e ai visitatori un turismo sostenibile e di qualità.
«Oggi città deve poter conoscere in prima persona la propria bellezza per poterla trasmettere con passione e coscienza a chi sceglie di venirci a trovare. Ricordiamoci sempre che ciò che per noi è ordinario, molto spesso per il resto del mondo è assolutamente straordinario».
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