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L'Isola dei record: Gibellina prima capitale italiana dell'Arte Contemporanea

Il titolo è stato assegnato all'unanimità e annunciato in conferenza stampa dal ministro della Cultura Giuli. Presente il sindaco della cittadina Salvatore Sutera

Stefania Brusca
Giornalista
  • 31 ottobre 2024

Il Cretto di Burri

Gibellina è la Capitale italiana dell'Arte contemporanea 2026. Era tra le cinque città finaliste per il titolo. A selezionarla il Ministero della Cultura dopo un'attenta valutazione delle 23 candidature pervenute, evidenziando il progetto di Gibellina intitolato Portami il futuro. Lo ha annunciato il ministro al ramo Alessandro Giuli.

Presente alla premiazione anche Salvatore Sutera sindaco di Gibellina, che sottolinea l'importanza per la cittadina del Trapanese del riconoscimento e ringrazia la Regione Siciliana e la Fondazione Orestiadi.

Il titolo è stato assegnato all'unanimità e viene conferito per la prima volta dal Ministero della Cultura. Il 25 ottobre si erano tenute le audizioni per determinare la realtà vincitrice, alla luce dei criteri contenuti nel bando.

«La città è la forma politica italiana per eccellenza per storia e inclinazione della nostra nazione - ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli - centro vitale e propulsione di civiltà, dove sono emerse le soluzioni più interessanti. Sono il cuore della cultura, della scienza e delle arti».
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E poi aggiunge come «l'arte contemporanea guarda l'esistente con un occhio esigente, con uno spirito critico e ci invita a ripensare il nostro tempo, le sue preoccupazioni sociali e le sue grandi sfide collettive».

In Italia sono numerose le esperienze «che hanno contribuito alla rinascita dei centri urbani e son state di altissimo livello e non c'è dubbio che la città selezionata genererà coesione, inclusione sociale, benessere individuale e collettivo. Si chiude così la prima tappa di un percorso pensato con grande lungimiranza politica».

L'iniziativa è pensata per sostenere le città che investono nell'arte contemporanea come motore di crescita sociale ed economica. Il dossier presentato da Gibellina, "Portami il futuro", riflette l'essenza di una città che ha saputo rinascere dalle macerie del terremoto del 1968 attraverso l'arte e la cultura contemporanea.

Oltre a Gibellina, un vero e proprio museo a cielo aperto, le altre città in lizza erano Carrara (MS), Gallarate (VA), Pescara, Todi (PG). Gibellina è già nota per il suo straordinario patrimonio di arte contemporanea.

Dopo il terremoto, la città è stata ricostruita coinvolgendo artisti di fama internazionale come Alberto Burri, autore del celebre Grande Cretto, una delle opere di land art più imponenti al mondo.

La città è diventata un simbolo di rinascita culturale, ospitando sculture, installazioni e architetture contemporanee che ne fanno un unicum nel panorama artistico italiano. Nella notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1968, due scosse rasero al suolo l’intera cittadina. Comunità e storie di vita quotidiane vennero spazzate definitivamente.

Di quel luogo rimase poco e nulla. Successivamente l’amministrazione decise di ricostruire il paese lontano da quell’ambiente, da quei tristi momenti, eliminando "parzialmente" il passato.

La nomina a Capitale italiana dell'Arte contemporanea rappresenta per Gibellina un nuovo slancio al suo ruolo di polo culturale, favorendo lo sviluppo di nuovi progetti artistici.

«Esprimo profonda soddisfazione per la proclamazione di Gibellina come Capitale italiana dell'Arte contemporanea 2026. Questo riconoscimento celebra una città simbolo di rinascita culturale e architettonica, un luogo che, dalla tragedia del terremoto, ha saputo risorgere come punto di riferimento internazionale per l'arte contemporanea e l'innovazione creativa.

La scelta della cittadina trapanese sottolinea non solo l’importanza storica e culturale di questo Comune siciliano, ma anche l'incredibile contributo della nostra regione al panorama artistico nazionale». Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, commentando la scelta del ministero della Cultura.

«La designazione - prosegue - rappresenta un'opportunità straordinaria per sostenere nuovi progetti e per far crescere ancora di più l'identità artistica e culturale del Comune. Ci impegneremo affinché anche Gibellina, al di là del contributo statale, possa contare su ulteriori risorse finanziare che diano impulso a iniziative che valorizzino il territorio e promuovano l’arte contemporanea in tutte le sue forme. Questo è un successo per tutta la Sicilia, che conferma la sua posizione come terra di cultura e creatività.

Ringrazio il ministero della Cultura, la giuria presieduta da Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, e tutti coloro che hanno sostenuto questo percorso. La Sicilia sarà fiera protagonista del panorama artistico italiano nel 2026, offrendo una testimonianza di come la bellezza e la cultura possano essere motori di sviluppo e coesione sociale».

Gli fa eco l'assessore regionale alla Cultura Francesco Paolo Scarpinato: «È con profondo orgoglio che esprimo il mio plauso per la proclamazione di Gibellina a Capitale italiana dell'Arte Contemporanea per il 2026».

«Dopo Agrigento Capitale italiana della Cultura - prosegue il componente del governo Schifani - la Sicilia ottiene un nuovo e prestigioso riconoscimento. Un segno tangibile della straordinaria ricchezza culturale dell'Isola, che rappresenta uno scrigno a cielo aperto dove si fondono e convivono etnie e tradizioni in una unicità irripetibile. Anche questa designazione è il segnale che stiamo lavorando nella giusta direzione, nel segno della tutela, della valorizzazione e della corretta fruizione del nostro patrimonio artistico e culturale».

E si aggiunge alla lista degli entusiasti per il nuovo titolo anche il deputato regionale FI Marco Intravaia: «Complimenti alla Città di Gibellina per essersi aggiudicata il titolo di Capitale Italiana dell’Arte contemporanea 2026. Dopo Agrigento Capitale della Cultura 2025, la Sicilia avvalora il suo ruolo di leadership nel contesto culturale italiano, e non solo, grazie alla sua storia millenaria e alle testimonianze artistiche di ogni epoca».

E conclude: «Il riconoscimento a Gibellina conferma che la cultura dell’Isola continua ad essere vivace ed attrattiva anche nella contemporaneità. Un’altra occasione preziosa per promuovere il turismo e le tante bellezze della nostra terra».
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