Indietro nel tempo come nei film: la mappa coi locali più trend della Palermo anni '80
La mappa interattiva creata su Google offre una carrellatadi luoghi che si portano dietro storie di ogni genere. E il "gioco interattivo" serve proprio a far rivivere i ricordi

La mappa Google con i locali degli anni Ottanta a Palermo
La mappa interattiva, realizzata su Google da Cristian Inguglia, offre una bella carrellata di luoghi che si portano dietro storie di ogni genere. E il "gioco interattivo" serve proprio a far rivivere i ricordi fra tutti quelli che i locali li frequentavano proprio in quegli anni.
Da dove partire? Impossibile non mollare le redini da quello che è stato uno dei locali più in voga di quegli anni, ovvero il Malaluna di via Resurrezione. Un luogo che ha ospitato le feste più sfrenate e i concerti di tutti quelli che, a Palermo, con la musica provavano a fare sul serio.
La carrellata della mappa disponibile on line da qui è lunga e la musica la fa da padrona. Basti pensare al Jazz Club del Brass in via Duca della Verdura che ospitava i grandissimi del jazz prima che fosse riaperto lo Spasimo e poi il Real teatro Santa Cecilia.
Non solo musica, certo. Chi va a divertirsi vuol mangiare. "Di Martino", "Robinson", "Ai vini d'oro": la città pullulava di locali sempre pieni in cui addentare un boccone o sorseggiare un drink.
Molti di questi posti esistono ancora oggi e resistono ai cambiamenti della città, altri magari hanno cambiato nome e si sono rinnovati pur rimanendo nelle stesse location, altri ancora, infine, hanno chiuso e basta.
La storia di Palermo, d'altronde, passa anche dai suoi locali più alla moda, da ciò che vuole fare la gente e dai luoghi che si popolano di chiacchere, musica e divertimento. Dal tramonto, sino all'alba.
«L'idea - racconta Cristian, appassionato di musica e frequentatore della movida di quegli anni - è nata per rivivere la mia stessa storia fra i locali in città. Si scherzava sui social di bei concerti del passato e io ricordavo I Ricchi e Poveri proprio a Palermo. Da qui è nata la comune voglia di far rivivere i posti più significativi della Palermo di quegli anni.
La mia - continua - è una mappa work in progress che si condirà di nuovi punti e delle loro descrizioni, anche grazie all'aiuto dei palermitani che vorranno partecipare. Io stesso ho scoperto l'esistenza di spazi importanti ma che magari non frequentavo come il Punto Rosso o il Voltaire. Una bella e divertente attività da portare pian piano a termine».
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