CINEMA E TV
In tv è la figlia di Letizia Battaglia: chi è Tea, la palermitana che progetta giochi da tavolo
Tea Bruno, 25 anni, debutta in tv nella fiction di Rai Uno che va in onda a maggio e che racconta la vita della fotografa palermitana, recentemente scomparsa. La sua storia
Tea Bruno
«Buona la prima!», è proprio il caso di dirlo quando si parla di Tea Bruno. È lei infatti che, nella miniserie dedicata alla vita di Letizia Battaglia, recentemente scomparsa, recita al fianco di Isabella Ragonese interpretando proprio la figlia della fotografa palermitana.
E per lei, che palermitana lo è di nascita (anche se adesso vive a Roma dove studia recitazione), è stato senza dubbio un onore poter debuttare in un contesto del genere, sul set tra Palermo e Roma, diretta dal regista Roberto Andò e al fianco di un cast d'eccezione con cui «ho cercato di essere come una spugna per assorbire quanto più potevo».
L'entusiamo di Tea e la sua voglia di continuare su questa strada si percepisce sin dalle sue prime battute. «È stato fantastico iniziare così in grande - racconta -. Questo ruolo mi ha lasciato il gran desiderio di lavorare ancora a questi livelli e mi ha dato una grossa spinta e motivazione per migliorare sempre di più».
Prima di questa serie tv, Tea si è data da fare recitando in vari cortometraggi, alcuni anche premiati in Italia e all'estero, insieme ad alcuni studenti della scuola palermitana di regia e direzione della fotografia "Piano Focale", grazie alla quale ha frequentato un workshop di recitazione fotografica tenuto da Alessandro Vassallo.
«Con questa realtà ho appreso moltissimo e ho capito che volevo imparare assolutamente questo mestiere - aggiunge -. Tra i cortometraggi in cui ho recitato ci sono "L'ultima Pagina" di Antonio Sidoti e "Marcello" di Francesco di Giuseppe».
Una vita, quella di attrice, che è iniziata come dicevamo da pochissimo tempo. Tea infatti entra in questo mondo appena due anni fa, quando aveva solo 23 anni. E, come spesso capita, è stato un ingresso avvenuto quasi per caso.
Con un papà architetto e una mamma designer di accessori di moda, «la recitazione era una cosa che mi affascinava segretamente, ma che percepivo come lontanissima da me». Tea si è laureata in "Progettazione grafica e comunicazione visiva", ma lo ha fatto sempre "a modo suo".
«Mentre studiavo mi sono resa conto che affrontavo tutte le materie in maniera performativa. Volevo inventare delle storie e metterle in scena, piuttosto che stamparle su carta - spiega -. È cresciuto sempre più in me il desiderio di esprimermi attraverso il mio corpo e la mia voce piuttosto che con forme, colori e pixel».
"Galeotto" fu un corso di teatro a cui Tea si è iscritta al terzo anno. Lì, c'è stata la prima svolta sia personale che professionale. La ragazza timida e insicura ha fatto spazio alla vera anima - solare ed estroversa - ed è stata una vera esplosione.
Grazie a quel corso, «sono cambiata profondamente - aggiunge -. Sono stati specialmente gli esercizi di improvvisazione a lasciarmi senza fiato, a farmi sentire libera da ogni vincolo e giudizio sulla mia espressione artistica».
Da qui, l'estro ha incontrato la competenza e ne è nato (pensate un po') un gioco da tavolo, ispirato ovviamente alla recitazione e all'improvvisazione, che proprio quest'anno vedrà la luce grazie Giochi Uniti e intitolato "Sipario!".
«È stata un'esperienza alquanto folle - racconta Tea -, sei mesi di studio di game design e di improvvisazione di cui gli ultimi due mesi ho dormito tre ore a notte. Dopo avere provato e riprovato con tanti gruppi di persone diverse, il gioco era pronto e adesso sarà anche prodotto».
Dopo la laurea, l'ennesima svolta. Tea sceglie la strada della recitazione e si trasferisce a Roma dove attualmente vive e dove, tra un provino e un altro, studia recitazione cinematografica ma non abbandona l'idea di progettare altri giochi da tavolo legati alla performance e alla fantasia.
«È un modo per divertirsi, senza prendersi troppo sul serio e per sbizzarrirsi», spiega Tea, che proprio sul suo profilo Tik Tok si diverte a lanciare rubriche e a raccontare gli eventi della vita quotidiana che più mettono a disagio o in ansia.
Nel futuro di Tea c'è ancora tanto studio e tanta gavetta, lontana dalla sua Palermo di cui è «profondamente innamorata», ma col pensiero, un giorno, di tornarci (soprattutto per la parmigiana di melenzane della nonna!).
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