CURIOSITÀ
In Sicilia c'è il più grande parco agrivoltaico d'Italia: la città del vento sempre più green
Saranno coltivate colture foraggere oltre a viti, lavanda e piante aromatiche e officinali. Sarà possibile garantire la tutela del paesaggio e della biodiversità
Il Parco agrivoltaico a Mazara del Vallo
La tecnologia, infatti, è innovativa ed è utilizzata per produrre energia rinnovabile tramite i pannelli solari, senza compromettere, però, le attività agricole e l'allevamento. È, quindi, un sistema integrato di produzione di energia solare e agricola che riesce a massimizzare la produzione di energia elettrica da fonte solare.
La scelta di Mazara la spiega Stefano Scazzola, responsabile sviluppo energie rinnovabili Engie Italia - la multinazionale francese che opera nei settori della produzione e distribuzione di gas naturale, energie rinnovabili e servizi, che lo ha realizzato in collaborazione con Amazon, con una capacità di 66 MW e un’estensione di 115 ettari con oltre 120.000 pannelli a terra.
«Abbiamo scelto questo territorio – dice - perché la Sicilia è quella tra le regioni italiane con il maggiore potenziale di sviluppo, ha un irraggiamento solare tra i più alti d’Europa, che la rende paragonabile alla Spagna o alla Grecia, e un territorio non particolarmente antropizzato per cui lo sviluppo di un impianto non disturba la presenza umana; infine ci ha consentito di utilizzare un territorio pianeggiante che rende lo stesso impianto più realizzabile».
Vuole essere moderna e la transizione ecologica e la sostenibilità ambientale sono i due filtri attraverso i quali traghetteremo la nostra comunità verso un mondo più pulito. Dopo Amazon ed Engie altri sono in arrivo perché il nostro territorio è estremamente appetibile.
La nostra è la città del vento e tutta la Sicilia è la terra del sole, quindi arrivano qui per costruire insieme a noi una partnership pubblico privato in grado di generare valore e fornire energie rinnovabili che servono al sistema paese. Una sfida per il futuro che ci attende, che affronteremo con piglio decisionale e grande ottimismo».
L’impianto è destinato a produrre energia rinnovabile per la rete nazionale italiana e per alimentare le attività di Amazon. Si tratta di un parco che coniuga la produzione di energia rinnovabile con le colture agricole a vantaggio dello sviluppo e della valorizzazione del territorio.
A presentare la struttura sono stati la CEO di ENGIE Italia, Monica Iacono e il direttore delle categorie del Largo Consumo per Amazon in Europa, Giorgio Busnelli, alla presenza anche del Vice Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Vannia Gava.
La costruzione del grande parco era stata annunciata nel 2021: un secondo parco si trova a Paternò, in provincia di Catania, e inizierà a produrre energia entro la fine dell’anno. L’impianto di Mazara del Vallo è un esempio d’avanguardia.
«Nonostante il contesto di crisi globale, abbiamo proseguito il nostro percorso di decarbonizzazione verso la transizione energetica - afferma Monica Iacono - .
Per conseguire questi obiettivi è fondamentale una relazione continua con i territori e con le istituzioni centrali unitamente a un quadro normativo e regolatorio stabile, semplificato, che ci auguriamo venga presto definito».
Soddisfatto anche Giorgio Busnelli, direttore delle categorie del Largo Consumo per Amazon in Europa, presente a Mazara per presentare il parco che coniuga la produzione di energia rinnovabile con la preservazione del territorio coltivabile.
«Questo progetto – chiarisce - ci consente di accelerare il nostro percorso verso l’azzeramento delle emissioni nette di CO2 entro il 2040, contribuire alla transizione energetica del Paese e generare un impatto positivo nelle comunità in cui operiamo». I parchi agrivoltaici aumentano l'efficienza nell'uso del suolo, posizionando i pannelli fotovoltaici in alto rispetto al terreno, al fine di consentire la coltivazione nei campi sottostanti.
L'impianto di Mazara del Vallo è dotato di una tecnologia di ultima generazione: per la sua costruzione sono state impiegate centocinquenta persone.
Nel parco agrivoltaico saranno coltivate principalmente colture foraggere oltre a viti, lavanda e piante aromatiche e officinali.
Sarà possibile garantire così la salvaguardia del paesaggio rurale e della biodiversità, e assicurare una ricaduta positiva anche, per le realtà agricole locali coinvolte nella gestione delle coltivazioni. Fruttuosa l’intesa di Engie con Amazon, che oggi è il maggiore acquirente aziendale di energia rinnovabile a livello globale, grazie a un totale di oltre quattrocento progetti legati alle energie rinnovabili in ventidue Paesi, tra cui centoventotto progetti solari ed eolici in Europa.
In Italia ha annunciato ventidue progetti di energia rinnovabile, che includono anche diciannove siti alimentati da impianti fotovoltaici su tetto, per una capacità complessiva di oltre 115 MW, sufficiente ad alimentare oltre novantamila abitazioni italiane.
Sono enormi i vantaggi grazie alla convivenza tra l’agricoltura e il fotovoltaico, sia per le colture che per la sostenibilità, e l’agrivoltaico viene ritenuto prezioso anche per attenuare gli effetti negativi della siccità in agricoltura, grazie all’ombreggiatura delle piantine, anche alla luce del fatto che ci sono tantissime colture che tollerano diversi livelli di ombreggiatura senza alcuna perdita di resa.
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