CURIOSITÀ
Il (presunto) avvistamento Ufo a Bolognetta: in un video c'è chi dà un'altra spiegazione
Solo dopo aver escluso ogni possibilità riconducibile a fenomeni naturali o artificiali, l'evento può essere considerato Ufo. La tesi dell'Associazione Ricerca Italiana Aliena
Così mentre i ricercatori del Centro ufologico mediterraneo sono al lavoro per vagliare il grande materiale ricevuto, composto da foto, video, ma anche da semplici testimonianze senza immagini, c'è chi fa emergere altre possibili spiegazioni al misterioso evento.
Secondo l'ufologo Angelo Maggioni, fondatore di A.R.I.A. (Associazione Ricerca Italiana Aliena) e il suo presidente Fabio Ippoliti, l'evento in questione sarebbe infatti molto simile a un altro video realizzato a Ravenna, riconducibile a delle manovre fatte da un aliante con effetti pirotecnici o a un evento naturale ben conosciuto da chi pratica parapendio.
«Abbiamo seguito, come per la maggior parte degli ufologi italiani, la notizia del presunto avvistamento di un UFO a Bolognetta - dicono dall'associazione -. Rimaniamo sconcertati come con estrema facilità e superficialità non vengano fatte indagini approfondite che potrebbero spiegare il fenomeno osservato».
Spesso molti avvistamenti, con le dovute ricerche e approfondimenti di indagini, sono stati risolti come banali fenomeni naturali (plasmoidi, fulmini globulari, comete, detriti spaziali) o fenomeni artificiali terrestri. Osservando il filmato e confrontandolo con un filmato di Ravenna non possiamo non notare una certa similarità dell'evento».
Secondo gli esperti, dunque, la dinamica e le presunte manovre cosiddette "inspiegabili" sembrerebbero simili a quelle di un aliante con effetti pirotecnici, come quello ripreso a Ravenna o a eventi naturali che ben conoscono chi pratica parapendio.
«Ci stupisce come di fatto alcuni centri ufologici - continuano - non rispettino le linee guida dettate da Josef Allen Hynek affermando e catalogando un evento senza i dovuti approfondimenti del caso».
In base alla classificazione Hynek - da sempre punto di riferimento chiave dell'ufologia mondiale - sono due le tipologie di avvistamento: gli avvistamenti a distanza e gli incontri ravvicinati.
In particolare, il professore Hynek sottolineava il fatto che solo dopo aver escluso ogni possibilità riconducibile a fenomeni naturali o artificiali terrestri , il fenomeno poteva essere considerato UFO (oggi UAP).
«In questo caso - proseguono i ricercatori - abbiamo elementi che non escludono la matrice artificiale terrestre. Anzi, sotto certi aspetti le dinamiche similari fanno in modo che non possano essere rispettati tutti i punti della classificazione e dunque, le nostre ricerche ci hanno portato probabilmente più vicini alla verità di quanto potessimo sperare».
Ad occuparsi dell'indagine è stato Michele Manzoni, addetto alle indagini delle Fake News e verifica dati.
Imbattendosi nella pagina chiamata "Decollo Parapendio Bolognetta", Manzoni ha avuto conferma dal pilota Michelangelo Spataro, residente a Bolognetta, che la zona ripresa dal filmato è proprio uno dei punti strategici di volo per parapendio o di voli ultraleggeri, a maggior ragione verso il fine settimana.
La zona indicata dell'avvistamento sarebbe tra il Monte Balatelle e Monte Pizzo Parrino Marineo. I ricercatori hanno contatto anche la stazione meteorologica marineometeo.it per comprendere al meglio anche le condizioni climatiche e i venti ascensionali di quel giorno scoprendo che vi sono fenomeni naturali che si verificano dopo una giornata di pioggia.
Non a caso quel giorno (13 gennaio) aveva piovuto e la mattina successiva il cielo era variabile. Proprio in tali situazioni, in quelle zone si formano numerose escursioni termiche che creano correnti ascensionali che con l'umidità possono formare anche nuvolette che eseguono movimenti particolari in cielo come quello filmato dal testimone di Bolognetta.
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