Il Parco Cassarà alla resa dei conti: un test decide la riapertura del giardino di Palermo
La città lo aspetta da più di 10 anni. Adesso ci sono novità che fanno tornare a sperare nella sua riapertura, sebbene parziale. Che succede: tutte le novità

Uno dei viali del Parco Ninni Cassarà, quando era aperto (foto del Fondo Ambiente Italiano - FAI)
La storia è, purtroppo, tristemente nota: il polmone verde palermitano è inibito al pubblico dal 16 aprile 2014, quando venne sequestrato dalla magistratura per la presenza di materiali potenzialmente nocivi.
Oggi, un nuovo passo (si spera) verso la possibile riapertura al pubblico. «Dopo un tavolo tecnico tra Regione, Comune di Palermo e Città Metropolitana – fa sapere l’assessore comunale al Verde cittadino, Pietro Alongi – si potranno realizzare delle caratterizzazioni, cioè, dei sondaggi specifici, nel sottosuolo, di 12 ettari».
Ricordiamo che il Parco era stato suddiviso in tre aree in base ai livelli di inquinamento. E, proprio i 12 ettari in questione, ricadono nella cosiddetta “zona verde”, quella più vicina a corso Pisani per intenderci, e sulla quale si spera possa esserci, dopo le verifiche necessarie, una riapertura.
Il Parco Cassarà, fino a poco tempo fa, era sotto sequestro. L’area, infatti, è stata dissequestrata, alcuni mesi fa, con una sentenza del Tribunale e, a marzo dello scorso anno, si era tenuta una conferenza di servizi, con un tavolo tecnico alla presenza del Comune, dell’assessorato regionale al Territorio e dell’Arpa, nel corso del quale la Regione aveva chiesto di eseguire le 12 caratterizzazioni.
Si tratta di sondaggi da effettuare affinché si possa comprendere qual è la condizione degli strati del sottosuolo, se sono inquinati o meno. Per eseguire le caratterizzazioni, affidate ad uno studio geologico, come vi avevamo anticipato lo scorso novembre, erano stati stanziati 196 mila euro.
Insomma, solo il tempo ci dirà quando potremmo tornare a correre o a fare una semplice passeggiata al Parco Cassarà. Intanto, al momento, le cose cominciano a muoversi.
Era il 2011, quando venne inaugurato, in città, il nuovo Parco Urbano “Ninni Cassarà”, intitolato al commissario di polizia vittima di mafia.
L’area si estende su di una superficie complessiva di oltre 28 ettari e si sviluppa dalla Fossa della Garofala sino all’attuale circonvallazione. Il vecchio Parco, conosciuto come il "Giardino d’Orléans", fu realizzato intorno al 1812 da Luigi Filippo Orléans, quando, con una superficie di circa 66 ettari, comprendeva un vasto agrumeto e un’area destinata alla coltivazione degli ortaggi.
Nel tempo, a causa dei numerosi passaggi di proprietà, l’intera area ha subito numerose trasformazioni fino al suo completo abbandono, sebbene siano rimaste tracce di antichi viali e boschetti.
Solo tra il 1954 e il 1957, la Regione Siciliana ne ha acquistato la proprietà di una parte con il Palazzo e il residuo giardino.
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