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Il paradiso in Sicilia tra "nivieri" e querce maestose: dov'è il (magico) bosco di Baronia

Il panorama è quasi esagerato e la visuale tocca ben tre borghi. Oltre al monte Polizzo, il Bonifato e nelle giornate migliori, anche Rocca della Busambra

Salvatore Di Chiara
Ragioniere e appassionato di storia
  • 24 novembre 2022

L’entroterra trapanese sorprende continuamente e regala angoli di paradiso. Una presenza forte dell’ambiente naturale ricco di boschi e aree verdi da preservare. A circa 2 kilometri dal paesino di Vita, è possibile immergersi all’interno di un polmone verde di circa 67 ettari.

Nel silenzio assordante del luogo, inizia la conoscenza rispettosa del bosco di Baronia. Ricade nella Zona di Protezione Speciale IT8040022 "Boschi e Sorgenti della Baronia".

Si tratta di un sito di tipo "A", classificato come Zona di Protezione Speciale (ZPS) senza relazioni con un altro sito in Rete Natura 2000. Il sito è parte integrante della regione biogeografica Mediterranea. Il bosco appartiene al circondario del monte di Baronia (630 m.) e sovrasta la vallata a confine con i territori di Salemi e Calatafimi.

L’ampiezza offre diversi spunti di attività. Dopo una breve salita iniziale, il meritato riposo trova il suo spazio. Grazie all’area attrezzata curata, pulita e completa di qualsiasi servizio, i classici pic-nic diventano un rito da seguire. I diversi posti a sedere rappresentano l’emblema di chi, sceglie di rifugiarsi in un angolino e vivere una giornata insieme ai propri cari per sfuggire alla routine quotidiana.
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Sin dalle prime battute e leggendo con attenzione e cautela le indicazioni, i volenterosi possono scegliere alcuni sentieri e raggiungere gli obiettivi posti in diversi settori. Tra questi, i "nivieri" o neviera. Sono antiche grandi costruzioni concave a forma di cono rovesciato.

Venivano ammassate grandi quantità di neve che, opportunamente coibentate con strati di paglia e terra, resistevano senza sciogliersi per diversi mesi favorendo le attività commerciali in tutta la provincia e fornendo cospicue risorse idriche in estate.

Gli sportivi e amanti del trekking o delle passeggiate medio-lunghe possono imbattersi alla ricerca e raggiungimento della vetta di monte Baronia. Un dislivello di circa 200 metri prima di toccare la cima. Da lassù, il panorama è quasi esagerato e la visuale tocca parecchi punti interessanti.

Si scorgono i paesi di Salemi, Gibellina e naturalmente, Vita. Inoltre, è possibile ammirare il monte Polizzo, il Bonifato e nelle giornate migliori, anche Rocca della Busambra. Senza dimenticare il demanio di Montagna Grande. Per non farsi mancare nulla, si può osservare il magnifico tempio di Segesta e il Pianto Romano sito in territorio calatafimese.

Per coloro che vogliono vivere in simbiosi con il bosco e addentrarsi nella conoscenza di alcune specie presenti, è consigliabile fare un giro ampio. Si incontra una vegetazione composta prevalentemente da conifere appartenenti ai generi Pinus, Cedrus, Cupressus e una buona presenza di robinie con crescita rapida.

Si riesce a vedere ancora una parte del vecchio bosco a roverella con il corteggio floristico e imponenti esemplari di quercia castagnara (Quercus virgiliana) e arbusti come Rosa canina, Prunus spinosa, Calicotome infesta e una specie di erica. In alcuni tratti sono presenti alcune varietà di funghi.

Anche la fauna ha trovato nel bosco il suo habitat preferito. Tra i rami della rigogliosa vegetazione si nasconde la ghiandaia. L’importanza rivestita da questa specie di uccello dal corpo rosato e dal groppone bianco con coda lunga e nera ed ali bianche e azzurre è stato descritto durante la stesura di altri articoli.

Il bosco di Baronia è gestito dall'Azienda Forestale. Il lavoro incessante degli addetti alla pulizia e manutenzione ha reso fruibile tutti gli accessi e oggi, i sentieri sono percorribili anche dagli appassionati di mountain bike. Una soluzione alternativa che rende appetibile e di grande interesse la visita e conoscenza di un territorio ancora sconosciuto.
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