CRONACA
Il paese di Sambuca fa il bis e rilancia l'offerta: è il turno delle case in vendita a 2 euro
L'amministrazione ha pensato di rilanciare l'offerta, mettendo a disposizione altri 18 immobili del paese di Sambuca di Sicilia alla cifra simbolica, di partenza, di 2 euro
Uno scorcio di Sambuca
«Dopo il successo delle vendite a 1 euro - ci ha detto il sindaco Leonardo Ciaccio - abbiamo pensato di rilanciare l’offerta, mettendo a disposizione altri 18 immobili (qui in dettaglio) che nel tempo il Comune ha acquisito.
La risposta alla prima iniziativa è stata talmente forte e produttiva che ci ha spinto a proporre una ulteriore offerta in tal senso.
Ai 17 immobili proposti due anni fa alla cifra di un 1 euro, tutti acquistati subito praticamente, si sono aggiunti altri rogiti per un totale di cento strutture, in diverse condizioni.
Di sicuro il rilancio mediatico offerto dai media internazionali - la CNN anche in questo caso ha dato lustro alla notizia - ci aiuta non poco a far conoscere questa iniziativa e a rilanciare, dunque, il nostro paese in tutto il mondo».
Dopo la messa in onda del servizio in TV, infatti, sono state migliaia le richieste di informazioni provenienti da tutto il mondo e la task force messa in campo dal Comune per gestire al meglio questa iniziativa ha già inviato il bando, via mail, a 77mila aspiranti acquirenti che non sono riusciti ad aggiudicarsi i primi 17 immobili.
«Siamo orgogliosi di aver fato da apripista con questi progetti anche per altri paesi o borghi dell’Isola, solamente così si può scongiurare il totale spopolamento di queste realtà che hanno tantissimo da offrire in termini di storia e cultura.
La vendita delle case ad un prezzo simbolico è una formula che rispetta e valorizza i nostri borghi portando un indotto economico e produttivo importantissimo».
Il fenomeno, approfondito anche con delle recenti pubblicazioni, ha dimostrato come proprio a Sambuca la prima tornata di vendite di case a 1 euro abbia avuto una ricaduta economica di almeno 10 milioni di euro (tra lavori di ristrutturazione degli immobili con conseguente coinvolgimento di imprese a vario titolo).
«Gli stranieri che vengono qui da noi scoprono, oltre a storia e cultura, la tradizione siciliana fatta di prodotti genuini a Km0, prelibatezze che nelle grandi città sono introvabili o a costi esorbitanti. Per non parlare dei paesaggi, noi in particolari ci troviamo in una posizione strategica dal punto di vista geografico, a 15 minuti di macchina i dal mare o dal bosco.
Insomma non si può chiedere di più».
Per questo nuovo bando, ci ha spiegato il primo cittadino, si procederà con l’avanzamento, per chi fosse interessato, di un’offerta in busta chiusa, a partire, da 2 euro con deposito cauzionale di 5.000 euro (che verrà restituito al termine dei lavori di ristrutturazione), come fosse una gara d’appalto a tutti gli effetti.
Al termine del bando, che scade a novembre, si procederà all’apertura delle buste e all’assegnazione degli immobili.
«Iniziative del genere, oltre a ridefinire in meglio il volto dei nostri borghi, sono un’occasione eccezionale di integrazione culturale reciproca che sta alla base della crescita personale e dei luoghi».
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