TEATRO
Il "metodo acting" per aspiranti attori: a Palermo il workshop con Maritè Salatiello
Lo spazio culturale Gilda Sconzajoucu di Palermo apre le porte per una giornata di formazione con l'attrice e acting coach. Come partecipare
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Maritè Salatiello
Una formazione dedicata ad aspiranti attori e professionisti del settore che si pone l'obiettivo di garantire il massimo al personaggio che si vuole interpretare e portare in scena.
Questo è il focus del workshop diretto dall'attrice e acting coach Maritè Salatiello, organizzato nell'ambito della rassegna "Voci dal Sottuolo" a Palermo.
L'appuntamento - che si svolge venerdì 17 maggio, dalle 9.00 alle 20.00 - è solo il primo di una serie eventi performativi che tengono da aprile a maggio all'interno degli spazi della Gilda Sconzajuocu, spazio culturale di Palermo nel cuore del quartiere San Lorenzo, con la direzione artistica di Giuseppe Tarantino e Ilenia Di Simone.
Lo spazio nasce dall'idea di un gruppo di ragazzi della periferia di Palermo, legati dalla stessa passione per il teatro. Ognuno ha un proprio percorso formativo e diverse esperienze, ma tutti avvertono la stessa esigenza: prendersi per mano, stare uniti e raccontare l'ultimo cerchio della metropoli, dove spesso si finisce come vecchie fabbriche in stato di abbandono.
CHI È MARITÈ SALATIELLO
Attrice diplomata al Susan Batson Studio in New York City, Maritè è una coach certificata in lavoro somatico e sul trauma presso l’istituto di Santa Fè Shame Based.
Specializzata nella connessione corpo, mente ed energia insegna ad attori, artisti e individui di qualsiasi genere come creare cambiamento e trasformazione e utilizzare appieno le proprie potenzialità.
COME PARTECIPARE
Il workshop è riservato a un massimo di 10 partecipanti.
Per partecipare basta contattare Zingaro G. Tarantino scrivendo una mail all'indirizzo sconzajuocu@gmail.com o telefonando al numero 380 5052864.
L’importanza del metodo che l'attrice intende esplorare insieme ai partecipanti del laboratorio risiede nell’identificazione dei blocchi emotivi e l’approfondimento della teoria del nervo vago.
Un'occasione quindi per mettersi allo specchio e indagare i limiti spesso ai margini delle consapevolezze professionali. Un modo per conoscere se stessi per interpretare meglio gli altri.
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