PERSONAGGI
Il Gandhi di Sicilia che creò il Borgo di Dio: "Vi racconto mio padre, Danilo Dolci"
In occasione del centenario della sua nascita, il figlio Amico Dolci, racconta la storia in una video intervista esclusiva: "Ecco perché mio padre scelse la Sicilia"
In occasione del centenario della sua nascita, il figlio Amico Dolci, racconta la sua storia in una video intervista esclusiva.
Conosciuto come il Gandhi di Sicilia per il suo approccio non violento, Danilo Dolci fu candidato sette volte al premio Nobel per la pace.
La sua vita è segnata da un impegno costante e profondo verso le cause sociali. Arrivato in Sicilia negli anni '50, inizia a lavorare nella valle del Belice, una delle zone più povere e arretrate dell'Isola.
Qui promuove la costruzione di dighe e infrastrutture per migliorare le condizioni di vita degli abitanti, lottando contro la povertà e il sottosviluppo.
Dolci credeva fermamente nell'educazione e nella partecipazione attiva delle comunità locali. Fondò il Centro Studi e Iniziative per la Piena Occupazione e il Centro per lo Sviluppo Creativo, attraverso i quali promosse numerosi progetti di sviluppo comunitario e di educazione popolare.
La lotta contro la mafia e le ingiustizie sociali fu un altro pilastro dell'attività di Dolci. Attraverso azioni di disobbedienza civile e scioperi della fame, attirò l'attenzione nazionale e internazionale sui problemi del Mezzogiorno italiano.
Fu arrestato diverse volte per il suo impegno nel difendere i diritti dei più deboli, ma ogni arresto non fece altro che rafforzare la sua determinazione e aumentare la visibilità delle sue cause.
Insieme al Centro per lo Sviluppo Creativo "Danilo Dolci", Amico continua a portare avanti il lavoro del padre, sottolineando l'importanza di preservare e diffondere l'eredità di un uomo che ha lasciato un segno indelebile nella storia dell'Italia.
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