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Il concept store dell'Orto Botanico cambia volto: i "Fallen Fruit" ne firmano il restyling

Gli artisti erano già stati a Palermo grazie a Manifesta12, sono tornati per dare un tocco artistico al complesso museale di via Lincoln che sarà inaugurato in primavera

  • 8 febbraio 2019

I Fallen Fruit (foto di Jim Newberry)

Durante "Manifesta12" a Palermo un'opera su tutte ha inondato i social. L'opera del collettivo artistico Fallen Fruit a Palazzo Butera con i suoi colori sgargianti e i rimandi alla natura (ne avevamo parlato qui) ha conquistato tanti cittadini palermitani e anche molti turisti in visita in citta che difficilmente hanno resistito al desiderio di farsi un sellfie.

A distanza di alcuni mesi uno degli artisti del progetto torna in città invitato dal professore universitario Paolo Inglese che gestisce l'Orto Botanico. Lo statunitense Austin Young sta progettando il nuovo concept store dell'Orto Botanico, un progetto in collaborazione tra Università degli studi di Palermo e CoopCulture che sarà inaugurato in primavera. Saranno tre sale che comprendono: la biglietteria, il bookshop e la sala espositiva.

L'artista ne parlerà venerdì 8 febbraio alle 19 a Le Cattive Vineria letteraria di Tasca d'Almerita a Palazzo Butera.
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«Ho conosciuto i Fallen Fruit e ho chiesto loro di progettare i nuovi spazi dell'Orto - racconta il professore Paolo Inglese - mi sono molto piaciuti come persone oltre che per le loro opere. Mi piace l'idea che chi arriva viene accolto dalla bellezza di opere che lo proiettano dentro un mondo fatto di tanta bellezza. Una sorta di dialogo costante tra arte e natura».

Saranno circa 200mq di muri su cui verrà applicata questa carta da parati pensata e studiata appositamente per questo importante spazio a Palermo. Attualmente l'artista si sta immergendo dentro la natura che quel giardino regala per realizzare dei disegni che saranno una sorta di omaggio alle piante dell'Orto Botanico e anche agli animali del museo di zoologia Doderlein, che si trova sempre dentro il complesso monumentale e museale di via Lincoln.

«L'artista è entusiasta - racconta Inglese - è felice di essere tornato e di avere avuto questo incarico, è innamorato di Palermo».
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