CRONACA
Il caso di Chico Forti, qualcosa si muove: spiragli per l'ex velista che amava Mondello
L’imprenditore trentino detenuto da 20 anni negli Usa, con forti legami con Palermo, aspetta di essere estradato in Italia. Da poco ha ricevuto la visita in carcere di Bocelli
Chico Forti
L’imprenditore ha un forte legame anche con Palermo dato che si occupava di realizzare e divulgare i video del Windsurf World Festival. Collaborava con la manifestazione internazionale organizzata dal Club Albaria nell’ambito della pubblicazione (anche on line) dell’omonimo Magazine. Albaria si è interessata - e ancora oggi si interessa - al caso di Enrico Forti (Chico).
Risale all’aprile dell’anno scorso la lettera inviata al ministro degli Esteri Luigi Di Maio e al ministro della Giustizia Marta Cartabia in cui il club di Mondello chiedeva aggiornamenti rispetto al rientro in Italia di Forti, una volta che era stata annuciata l’accettazione da parte del Governatore dello Stato della Florida (Usa) dell’estradizione in Italia. «Da allora le sue comunicazioni sono state confortanti e rassicuranti – scrive il club Albaria - e lo è stato anche il comunicato del Ministero della Giustizia sul sollecito dell’iter di trasferimento attraverso la rappresentanza italiana in America».
La vicenda è complessa per ammissione dello stesso Di Maio anche se qualcosa si muove, anche dopo la visita del 10 febbraio scorso, nel carcere in Florida di Andrea Bocelli con la moglie.
Dopo averlo incontrato, Bocelli pubblica su instagram una foto in compagnia della moglie accanto a Forti nel carcere in Florida le sue parole accendono di nuovo i riflettori sulla vicenda. Il tenore ha fatto visita a Forti in occasione del suo 63esimo compleanno e aveva scritto sui social di avergli voluto trasmettere fiducia, un incontro che «rimane nella nostra memoria e nei nostri cuori», afferma. E poi lancia un messaggio di forte speranza: «Ti aspettiamo, tutta l’Italia ti aspetta».
E non è tutto. Il 3 marzo il suo caso è stato al centro, tra le altre cose, di un confronto tra il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, e il console generale degli Stati Uniti a Milano, Robert Needham. Per quanto riguarda Forti, Fugatti ha auspicato uno sblocco positivo della situazione.
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