STORIE

HomeNewsAttualitàStorie

Ha milioni di follower e va "a caccia" di vipere: Sebastian, green influencer siciliano

La sua missione è iniziata quando era piccolo. La sua passione è un punto di riferimento per quanti vogliono conoscere il mare e non solo

Federica Puglisi
Giornalista
  • 28 luglio 2024

Sebastian Colnaghi

Andare alla scoperta di nuove specie animali e fare della propria vita una missione per proteggere l’ambiente e il suo ecosistema. È la scelta di vita di un giovanissimo siracusano, un ambientalista, seguitissimo sui social, che promuove campagne di sensibilizzazione sul rispetto della natura.

Sebastian Colnaghi ha 23 anni ed è un green influencer, o meglio, come ama lui stesso definirsi, un "attivista ambientale". Conta oltre cinque milioni di follower solo su Instagram dove racconta dei suoi viaggi e delle iniziative che promuove.

La sua missione, così possiamo chiamarla, è iniziata da piccolo. Vivendo in una zona della Sicilia costeggiata dal mare, ha iniziato a raccogliere la plastica abbandonata sulle spiagge e a documentare la biodiversità marina, condividendo sulle piattaforme social i video.

E la sua passione è diventata presto un punto di riferimento per quanti vogliono conoscere il mare, la sua biodiversità. Ma è soprattutto diventato un esempio per le nuove generazioni.
Adv
«Ho avuto la fortuna di vivere vicino al mare – racconta – nella villetta di famiglia a Fontane Bianche sin da piccolo osservavo la natura, i suoi animali, come lucertole, serpenti. Poi mi sono specializzato con corsi di apnea e subacquea e così è nata la mia passione».

Inoltre di recente Colnaghi ha condotto una spedizione in Piemonte e Valle d'Aosta per osservare la vipera dei Walser (nome scientifico Vipera berus walser).

Un rettile, poco conosciuto, importante indicatore della qualità ambientale delle aree alpine. Insieme all’amico ed erpetologo piemontese Giacomo Vanzo, Colnaghi ha avuto l’opportunità di osservare un maschio adulto di questa vipera che rischia l’estinzione.

«Durante l’esplorazione – sottolinea Colnaghi - ho avuto l’opportunità di osservare un maschio adulto di vipera dei Walser, e ciò mi ha permesso di comprendere appieno l’importanza della sua tutela. Purtroppo questa necessità di protezione è ancora oggi ampiamente trascurata».

«A chi è dedito al trekking – consiglia l’attivista - potrà capitare di trovarsi davanti una vipera. È un serpente timido ed elusivo che morde solo se costretto o minacciato. Sebbene il suo veleno non sia considerato mortale per una persona sana, il morso può provocare complicazioni di rilevanza medica e richiede comunque un intervento sanitario.

Il consiglio in caso di morso è di restare calmi e andare al pronto soccorso il prima possibile, evitando qualsiasi trattamento fai da te che spesso può essere più dannoso del morso stesso. Per i cani, invece, un morso di vipera può essere letale. Pertanto, per prevenire eventuali incidenti, è fondamentale tenere i cani al guinzaglio nelle aree dove le vipere sono presenti».

Non solo un semplice attivista. Sebastian Colnaghi ha avuto un ruolo importante attraverso i contributi scientifici come la scoperta della presenza in Sicilia della Vipera aspis hugyi concolor.

Anche se giovanissimo ha comunque le idee chiare su cosa fare nel futuro: innanzitutto la pubblicazione di un libro, ormai quasi pronto, dove racconta la sua storia e le sue passioni.

E poi le giornate ecologiche, nella zona del litorale Siracusano e chissà magari in altre parti della Sicilia. «Occorre sensibilizzare i giovani – sottolinea – perché dobbiamo fare qualcosa per rispettare l’ambiente che ci circonda, troppo pieno di plastica».

Le condizioni delle spiagge del Siracusano, ma anche di altre parti della Sicilia, sono un esempio purtroppo della troppa plastica abbandonata. Con le giornate promosse, Colnaghi armato di buona volontà insieme ad altri volontari raccoglie ciò che trova, sperando che il suo esempio possa essere seguito da altri, soprattutto giovani.

«Bisogna lasciare il luogo dove siamo stati più pulito di come lo troviamo, dico sempre – aggiunge -. E invece purtroppo non è così. Spero che qualcosa anche con il mio esempio possa cambiare».
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
Cliccando su "Iscriviti" confermo di aver preso visione dell'informativa sul trattamento dei dati.

GLI ARTICOLI PIÙ LETTI