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Ha iniziato (per gelosia) a 6 anni: chi è la giovane promessa palermitana del piano

Le cose, si sa, non accadono mai per caso, sono semmai occasioni per fa venir fuori passioni nascoste da qualche parte. Ecco la storia di Rosamaria Macaluso

  • 19 luglio 2021

Rosamaria Macaluso

Dalla passione trasmessa dai genitori al sentire che quella diventa la strada per il futuro il passo è stato semplice per Rosamaria Macaluso, giovane promessa del pianoforte.

Oggi Rosamaria ha 18 anni e il suo incontro con il pianoforte risale a quando, all’età di 5 anni, vedeva il padre, grande appassionato di musica da sempre, stare accanto al fratello ore ed ore a studiare musica.

«Ero gelosa - ci racconta sorridendo - del tempo che mio padre dedicava a mio fratello per via dello studio della musica. Allora un giorno, per attirare l’attenzione su di me, gli proposi di fare qualcosa insieme e, sicura che la musica lo avrebbe coinvolto, ho chiesto di iniziare a studiare pianoforte».

Le cose, si sa, non accadono mai per caso, sono semmai occasioni per fa venir fuori passioni nascoste da qualche parte.

È stato così che Rosamaria ha iniziato a sei anni circa il percorso di studi, prima con un maestro privato e, poco dopo, tra le mura del Conservatorio a Palermo.
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Negli anni di formazione e studio - ha partecipato a svariate masterclass, anche quella con Ezio Bosso a Palermo, che per lei è stato un incontro importantissimo - molte sono state le esibizioni e le occasioni per dimostrare il proprio talento.

Il debutto, a soli 10 anni, è avvenuto con l’Orchestra Sinfonica Siciliana, diretta da Hobart Earle; nel 2013 il primo premio importante come Outstanding Talent all’Ibla Grand Prize che le ha portato anche l’invito ad esibirsi alla Carnegie Hall di New York.

Sono seguite altre vittorie a numerosi concorsi pianistici tra cui il Premio Abbado 2016, il I° Concorso città di Cremona, il Concorso Internazionale di Foggia (2019) e il Premio Crescendo istituito dalla Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana che le ha permesso di esibirsi con la Foss eseguendo il Koncerstücke di Cécile Chaminade sotto la direzione di Jean-Luc Tingaud.

«Rispetto alle prime esibizioni - ci ha detto Rosamaria - le emozioni prima di salire sul palcoscenico sono diverse. Quando si è più piccoli si vive tutto con minore consapevolezza e tensione ovviamente; oggi sento molto la responsabilità di far bene e di condividere, al meglio, la musica che propongo, per realizzare quella magia che nasce già alla prima nota».

Al momento la giovane promessa è in attesa di concludere il triennio al Conservatorio, perché bisogna aver conseguito anche la Maturità liceale, e dunque è a un passo dal raggiungimento di questo traguardo.

Il suo futuro, dopo, lo vede lontano dalla Sicilia.

«Appena mi diplomerò andrò a fare un biennio di alta formazione a Fiesole, dove già studio con il Maestro Andrea Lucchesini, presso l’Accademia di Perfezionamento, fuori dalla Sicilia purtroppo ci sono più opportunità di crescita professionale e devo seguire queste strade se voglio cominciare, a piccoli passi, una carriera professionale in questo ambito.

Devo ringraziare di cuore la mia famiglia se oggi sono arrivata a questo punto e posso continuare a nutrire i miei sogni e le mie aspirazioni, sia perché hanno creduto in me sia perché mi hanno dato concrete possibilità per realizzarmi. Non sempre è tutto scontato».
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