ITINERARI E LUOGHI
Gli incendi non fermano Gangi: musei gratis ed eventi, i 10 motivi per visitare il borgo
L'estate gangitana va avanti con un programma ricco di eventi e sorprese lanciate su iniziativa del Comune che suggerisce anche i 10 luoghi imperdibili da visitare a Gangi
Una vista del borgo di Gangi
Già all'indomani dei terribili incendi che hanno devastato le Alte Madonie, l'amministrazione comunale di Gangi si è messa subito al lavoro per permettere al delizioso bordo di ripartire subito, e con più forza di prima, per evitare che la paura per i roghi dia il colpo finale al turismo.
Nonostante le fiamme abbiano interessato tutto il territorio, infatti, il borgo e i suoi abitanti sono sono messi subito all'opera e così, su iniziativa del Comune, l'estate gangitana va avanti con un programma ricco di eventi e sorprese.
Un'occasione per promuovere il turismo nel paese vincitore del "Borgo dei borghi 2014" e per valorizzare il sistema museale del territorio.
E non è finita qui.
Il visitatore che volesse scoprire Gangi può passeggiare tra i vicoli del paese respirando l'aria di montagna, ma può anche approfittare per visitare luoghi unici che coniugano arte, cultura e percorsi naturalistici.
Ecco quindi di seguito 10 luoghi imperdibili da visitare e 10 itinerari per una vacanza a Gangi che abbraccia l'idea di turismo lento ed esperienziale che promuove il borgo madonita.
Palazzo Sgadari
L’ottocentesco palazzo Sgadari, già edificio privato appartenente all’omonima famiglia gangitana, oggi è di proprietà del Comune che nel 1995 ha creato nel pian terreno il Museo Civico, nel quale sono conservati alcuni reperti archeologici ritrovati sul vicino monte Albuchia e a Gangi Vecchio.
Orari - aperto tutti i giorni escluso il lunedì: mattina 9.00-13.00 e pomeriggio 15.30-16.30
Torre dei Ventimiglia
È una struttura architettonica di stile gotico-normanno, adiacente alla facciata della Chiesa Madre della quale costituisce la torre campanaria. Al suo interno c'è una installazione fissa di presepe artigianale realizzato da un artista locale.
Chiesa Madre
Sorge nella piazza del paese ed è intitolata a San Nicolò di Bari. Oggi è collegata con l’imponente torre dei Ventimiglia che, con le sue arcate, fa da vestibolo all’ingresso principale dell’edificio; un tempo però le due strutture erano separate e l’antica torre, oggi campanile della chiesa, svolgeva la funzione di torre civica.
Fossa dei Parrini
All’interno della cripta della chiesa Madre, chiamata comunemente «A Fossa di Parrini» sono custodite le spoglie dei sacerdoti imbalsamati. Una testimonianza unica del passato che arriva fino ai gironi nostri grazie alla perfetta conservazione dei corpi dei sacerdoti.
Le sepolture, riservata ai dignitari ecclesiastici gangitani morti tra il 1728 e il 1872, sono 26 a cui si aggiungono le ultime due tombe scoperte. Per stato di conservazione sono simili a quelli esposti nelle Catacombe del convento dei frati Cappuccini di Palermo.
Il percorso delle chiese di Gangi
Si tratta di un percorso che coinvolge, oltre la Chiesa Madre, la Chiesa di San Cataldo, la Chiesa di San Paolo e il Santuario dello Spirito Santo.
Orari: aperte tutti i giorni per la fruizione di fedeli e turisti.
Le visite alla “Cripta dei preti morti” e all’Oratorio del SS. Sacramento, potranno effettuarsi a seguito di richiesta al personale dislocato presso la Chiesa Madre: da martedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e nel pomeriggio, dalle 15.00 alle 17.30. Domenica e festivi: dalle 10.30 -13.30 e nel pomeriggio: dalle 15.00 alle 18.00.
Palazzo Bongiorno
Il Palazzo Bongiorno, è una delle strutture più belle di architettura settecentesca delle Madonie. Dal 1967 l’edificio è stato acquistato dal Comune, che ne ha fatto la sua sede di rappresentanza, ed ospita la sala dove si svolge il Consiglio Comunale. La vista è impareggiabile ed è un affaccio naturale sulle Madonie.
Palazzo Mocciaro
Il Palazzo Mocciaro, appartenente a privati, è uno degli edifici più antichi del comprensorio. Conserva al proprio interno alcuni pregevoli affreschi ed in particolare un medaglione settecentesco di Gangi. Pregevole la cappella dedicata a San Giovanni Battista.
Il Castello
Apartenne alla famiglia dei Ventimiglia fino al 1625, anno in cui venne in possesso della famiglia Graffeo e, qualche anno dopo, della famiglia Valguarnera. Nel corso del Seicento l’antico maniero subì numerose trasformazioni che lo resero più palazzo che castello.
Successivamente l’edificio rimase in stato di abbandono, utilizzato come carcere, finchè non entrò in possesso della famiglia Milletarì la quale, ancora oggi ne mantiene una parte di proprietà. Tra gli anni ’60 e la prima metà degli anni ’80 il castello è stato sede di istituzione scolastica.
Il convento dei Cappuccini
Il Convento dei Cappuccini e la Chiesa di Santa Maria degli Angeli edificati dal 1695 al 1710 sono siti ai piedi dell’abitato sul versante meridionale di monte Marone, sopra via Nazionale e formano un unico, grandioso edificio di forma quadrangolare.
Passeggiare a Gangi
C'è un ultimo motivo per visitare Gangi ed è quello di perdersi tra i vicoli del borgo, raggiungere a piedi la Chiesa di Piedigrotta o scoprire, passo dopo passo, il borgo Gioiello d'Italia in ogni stradina, chiesa, palazzo o castello. Da segnalare anche il centro commerciale naturale di Gangi che promuove gli acqusiti nelle botteghe artigianali.
Se ti è piaciuto questo articolo, continua a seguirci...
Iscriviti alla newsletter
|
GLI ARTICOLI PIÙ LETTI
-
STORIA E TRADIZIONI
Lo sfarzo a Palermo, poi il furto e la crisi: i gioielli perduti di Donna Franca Florio