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Gli amici ricordano Beppe D'Amico: «Era uno perbene, la più bella testa di Palermo»

Da Marcello Mordino a Ignazio Martelli il ricordo corre sulle stesse corde: D'Amico era un grande creativo, innovatore ma soprattutto aveva un animo buono e generoso

  • 24 settembre 2020

Beppe D'Amico

Il mondo dell'intrattenimento e della più efficace creatività palermitana ha perso Beppe D'Amico, professionista creativo, innovativo e all’avanguardia ideatore di programmi cult come "Io vedo Cts", "Opinion Leader" e "Belvedere".

Tra la fine degli anni '70 e gli inizi degli '80, con un gruppo di amici e professionisti che da allora gli sono rimasti accanto condividendo progetti di successo e stimoli per nuove attività, Beppe D'Amico ha rivoluzionato la programmazione delle emittenti locali, e non solo.

Tra questi Ferruccio Barbera e Marcello Mordino, celeberrima coppia televisiva di "Io vedo Cts".

«Oltre ad essere compagni di lavoro eravamo amici, da più di 40 anni - ci ha detto Marcello Mordino - Mi ha fatto molto male questa notizia, di Beppe ho solo bei ricordi e questa è una cosa rara. Lui era una persona rara: perbene, generosa ed educata. Artisticamente era un genio, su questo non c'è dubbio, era un grande creativo, ma di lui mi colpì subito l'aspetto umano ed è per questo rimarrà sempre con noi».
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Era sempre "avanti" come si suol dire: l'intuzione e la creatività, come sottolienato nei tanti messaggi di cordoglio che in questi giorni sono stati a lui dedicati, ne sono testimonianza.

«Quando penso una cosa, io mi sono sempre detto: Come l'avrebbe pensata Beppe D'Amico? - ci ha detto Ignazio Mannelli, regista, autore e musicista - Penso che basterebbe questo per rendere l'idea di quale fosse il nostro rapporto iniziato a Cts dove io andai per partecipare ad un programma di cabaret.

Insieme, successivamente, abbiamo realizzato un serie di programmi tra cui "Non parlare al conducente" e poi anche "Siamo tutti nella stessa barca", idea che proponemmo anche a RaiUno dove ci sentimmo dire: 'Bellissimo, ma siete troppo avanti'. Beppe era la più bella testa di Palermo, e non ce ne saranno più al suo livello».

L'indole di una persona si riversa sempre in ogni gesto o attività che si svolge ed è evidente che tra le qualità di D'Amico, sguardo gentile, temperamento pacato, non ci fossero solo la creatività o l'intuizione, era prima di tutto una persona rara, di cui tutta Palermo sentirà la mancanza.
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