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"Gibellina, una storia d'arte": il catalogo definitivo del Museo D'arte Contemporanea

Un itinerario espositivo storico-cronologico suddiviso in otto sezioni. Una narrazione museale che racconta della storia artistica di Gibellina dal primo '900 alle ultime Avanguardie

Danilo Maniscalco
Architetto, artista e attivista, storico dell'arte
  • 1 febbraio 2022

Museo d’Arte Contemporanea Ludovico Corrao di Gibellina

"Venite a Gibellina, facciamo crescere i fiori dall'arte e della cultura nel deserto del terremoto, del destino, dell'oblio.”

Queste le parole di Ludovico Corrao, capaci di risuonare ancora potenti tra la materia contemporanea di cui è plasmata la dimensione urbana pubblica della Gibellina post sisma. La città nuova, poco distante dal “sudario” del Cretto di Alberto Burri, non smette di attrarre e suggestionare scritti e scrittori, addiziona valore culturale a “valori culturali” già consolidati, sembra non temere l’inesorabile scorrere del tempo e infatti non se ne occupa ma rinasce nella cura della valorizzazione del proprio patrimonio materiale e immateriale.

Ne rappresenta prezioso tassello da non farsi scappare, l'ottimo catalogo edito da Edizioni Caracol (pp. 156, 25€, luglio 2021) in occasione dell'inaugurazione in pompa magna dell'ultimo restyling del MAC di Gibellina il 22 luglio scorso. Altri ne verranno, ma “Gibellina, una storia d'arte”, può a buon diritto candidarsi a rappresentare e per parecchio tempo ancora “il catalogo definitivo” della collezione museale, quelle colonne d'Ercole letterarie di cui tener conto nella narrazione coerente di ciò che accade in questo straordinario laboratorio artistico voluto e curato da Corrao, capace di unire scultura e arti decorative en plein air, ad arte museificata, e ancora a fotografia e poesia, antropologia e design.
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Il catalogo prodotto dalle editrici palermitane Monica Capraro e Stefania Guastella, in doppia lingua italiano/inglese, si articola in sezioni da 01 a 08: Museo e in plein air; Sala Mario Schifano; Collezione Nino Solfano; Il 900 tra Realismo e Astrattismo; Sala Forma1; Dalla Transavanguardia ai nuovi scenari dell’Arte Contemporanea; Dalla Scuola di Piazza del Popolo alle poetiche dell’Astrattismo e dell’Informale; Collezione fotografica.

Aprono il catalogo gli scritti di Francesca Corrao e di Tanino Bonifacio assessore alla cultura del comune della provincia trapanese e curatore del volume, a cui seguono le suggestive considerazioni dei critici Bruno Corà e del compianto Aurelio Pes, veri e propri Dioscuri e ambasciatori del portato visionario di Gibellina all'interno del mondo culturale transnazionale.

Chiudono il ricco catalogo caratterizzato da molteplici immagini a colori e in bianco e nero e diversi inediti, due interessanti letture/focus sul “Grande Cretto” dello psichiatra Massimo Recalcati, e sull’ottimo Museo delle Trame Mediterranee del riflessivo direttore e architetto Enzo Fiammetta.

Ma se l'alto livello dei contenuti scientifici dei rispettivi autori presenti all'interno del volume rappresenta già di per se motivo principe di qualità, la vera protagonista è quell'arte contemporanea modellata dai più grandi artisti del dopoguerra e qui raccolti grazie alla intuizione politica di un unico uomo: Corrao.

È all'interno di queste coordinate storiografiche che si innesta la volontà per esempio di pubblicare in sequenza, per interno e in grande formato la serie di universale bellezza delle undici grandi tele prodotte dal genio creativo di Mario Schifano, probabilmente la più importante collezione pubblica di sue opere tutte oggi concentrate in unico spazio che non a caso diviene nel nuovo allestimento la prima sala espositiva della collezione permanente.

Ma grande spazio è dato ai plastici e i modelli delle archi-sculture e delle sculture poi realizzate al vero nel territorio comunale circostante e alla fotografia. Inutile a questo punto elencare la sequenza di giganti dell'arte contemporanea presenti attraverso le proprie opere quasi sempre “donate” al polo museale dai rispettivi artisti; bisogna invece comprare il libro, per supportare le nostre professionali case editrici siciliane, per partecipare della bellezza attraverso la conoscenza del nostro patrimonio culturale millenario, per collezionare nel piccolo delle nostre librerie si casa, luminosi libri da sfogliare e godere nel tempo delle nostre “contemporanee” radici culturali.
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