LIFESTYLE
È Marco Fedele il barman under 30 più bravo (e figo) d’Italia: la vittoria all'Head to Head
La Head to Head Competition (H2H) è una rinomata competizione nazionale che ogni anno elegge un King Barman: l'edizione 2019 la vince Marco con il drink "Talè che figo"
Marco Fedele
La gara si svolge come un vero e proprio show itinerante nei più rinomati cocktail bar di Italia che vedono sfidarsi a colpi di Blender e Boston Shaker 64 giovani barman, tutti under 30, provenienti da ogni regione.
Ad essersi aggiudicato la vittoria della H2H edizione 2019, che si è tenuta a Roma lo scorso 15 aprile, è stato proprio il palermitano Marco Fedele che ha convinto i giudici per la sua indiscussa bravura e per la sua ironia tutta siciliana.
«Fin da ragazzino, girando per i lidi estivi a Palermo, ho sempre guardato con grande curiosità i barman che lavoravano dietro i banconi dei locali e il modo in cui muovevano le bottiglie per fare i cocktail» racconta Marco.
Dopo una dura selezione, solo 64 barman under 30 hanno avuto il privilegio di sfidarsi per vincere la H2H. La competizione si svolge in 8 tappe in tutta Italia e vede sfidarsi 8 concorrenti per ciascuna tappa che verrà scelta dallo stesso barman, e ad ogni tappa verrà proclamato un solo vincitore.
Marco ha scelto di dare spettacolo proprio nella sua Palermo, aggiudicandosi la tappa siciliana il 18 marzo con un drink che ha chiamato "Talè che figo!".
«Ho scelto Palermo perché è la mia città ed è casa mia, e finalmente ho avuto la possibilità di esibirmi davanti ai miei genitori e alla mia gente, ed è stato bellissmo».
Gli otto vincitori delle otto tappe si sono sfidati poi nella super finale di Roma del 15 aprile che alla fine, dietro il bancone del Romeo Chef&Baker sul lungo Tevere a Testaccio, ha vinto trionfare il giovane Marco eletto dalla giuria il King Barman della quinta edizione della H2H Competition.
«I primi anni a Roma non sono stati semplici perchè sentivo la mancanza di casa mia, ma la voglia e la passione per questo lavoro ha fatto sì che io mi abituassi in fretta a stare qui – conclude Marco - con il tempo però mi piacerebbe sfruttare alcune idee che ho già in mente per poter tornare a lavorare a Palermo e magari aprire il mio cocktail bar in una villa privata».
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