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Una Palermo pulita e "futuristica": è il 1912 e in via Roma si inaugura il tram elettrico
C'è stato un periodo in cui Palermo era la città "del futuro", un tram collegava i suoi quartieri al centro storico e gli abitanti preferivano i mezzi pubblici alle auto
Nell'88 Palermo aveva già una sua linea tramviaria: si estendeva per 38 km e attraversava tutto il centro storico.
A portare questa rivoluzione su rotaie fu la "Società Sicula Tramways Omnibus" (SSTO), ente che già dal 1878 gestiva il trasporto pubblico a Palermo con omnibus e tram a cavalli.
Di costruzione tedesca Man, le linee percorse dai nuovi tram elettrici riportavano la trasformazione del sistema con nuovo armamento dei vecchi percorsi con tram a trazione con cavalli.
La prima tratta ad entrare in esercizio, collegava Piazza Bologni a Rocca, seguirono - dopo pochi mesi - le inaugurazioni delle tratte Piazza Marina-Romagnolo e Piazza Indipendenza-Porta Reale.
A inizio secolo, nel mese di maggio, vennero aperte la Piazza Marina - Acquasanta, nel mese di giugno la Piazza Marina - Noce, a luglio la Piazza Indipendenza -Ucciardone e la Ucciardone - Falde.
Nel febbraio del 1901 entrò in esercizio la Piazza Rivoluzione - Torrelunga.
Nel 1904 la SSTO cambiò ragione sociale in SSIE “Società Sicula Imprese Elettriche” e a giugno del 1908 attivò la linea Piazza indipendenza – Porrazzi.
Nel 1906 un gruppo di imprenditori palermitani avvia un progetto per la riqualificazione delle paludi di Mondello che comprendeva anche il collegamento tramite linee tramviarie con la città.
Nel 1911, in pieno periodo liberty e nel momento di massimo splendore internazionale di Palermo, la società belga Les Tramways de Palerme costruisce il servizio tram fino a Mondello, che in quel periodo pullulava di turisti da ogni parte del globo.
Le prime tre linee entrarono in esercizio nel mese di giugno del 1912, come riporta il sito Sicilia in Treno: la Stazione Centrale- Leoni, la Stazione Centrale - Politeama - Zisa e la Stazione Centrale - Politeama - Ucciardone- Acquasanta.
L'ultimo tratto da via Montepellegrino, per via Montalbo fino all’Acquasanta, non fu più realizzato mentre a novembre 1912 fu ultimata la linea da via Montepellegrino per Mondello, prolungata a luglio del 1916 fino a Partanna.
Al 1914 risale il prolungamento della linea da San Lorenzo fino a Tommaso Natale e Sferracavallo.
Negli anni '30 come in tutta Italia anche Palermo risentì della crisi del trasporto pubblico, furono soppresse 6 delle 12 linee e a seguito di scelte politiche si optò per la conversione della linea in filoviaria e due elettromotrici Schuckert furono cedute alla tranvia Bisuschio-Viggiù.
Come se non bastasse i bombardamenti della città nel 42/43 distrussero completamente le infrastrutture tranviare ponendo fine nel '47 al servizio tram.
Risalgono invece al 2007 i lavori per i "nuovi tram", realizzati grazie allo stanziamento di fondi da parte della Banca Europea Investimenti, che hanno portato alla realizzazione di 4 linee.
Una che va dalla Stazione centrale al Quartiere Roccella (interscambio stazione FS omonima) e 3 che partono dalla stazione delle Ferrovie dello Stato Notarbartolo.
La nuova linea è a scartamento standard, elettrificata a 750 V e con una estensione di 24 km con 44 stazioni e fermate.
Il battesimo delle nuove linee è avvenuto il 30 dicembre 2015, i rotabili utilizzati sono i Flexity Outlook Cityrunner della Bombardier, vetture a pianale ribassato e composte da cinque elementi e possono trasportare fino a 56 passeggeri seduti e 132 passeggeri in piedi.
Lunghi 32 metri e larghi 2,40 metri hanno una la velocità massima di 70 km/h e il raggio minimo di inscrivibilità in curva è di circa 20 metri.
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