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Dopo l'allagamento si corre ai ripari: quali soluzioni per l'aeroporto di Palermo

Punta Raisi prova a tornare alla normalità dopo la "lunga notte" di sabato tra allagamenti, black-out e voli dirottati. La Gesap annuncia interventi

  • 23 ottobre 2024

L’aeroporto "Falcone e Borsellino" di Palermo è tornato alla piena operatività e normalità, dopo una (lunga) notte che viaggiatori, passeggeri e addetti ai lavori dello scalo difficilmente dimenticheranno.

Tutto è cominciato dal pomeriggio di sabato 19 ottobre, quando una violenta bomba d’acqua ha allagato le sale bagagli e ha causato un blackout dell’area, facendo piombare l’aeroporto nell’oscurità per alcune ore. Alle ore 22.30, lo scalo era tornato operativo.
Dopo questi episodi e per scongiurare che la storia possa tornare a ripetersi, la Gesap, la società di gestione dell’aeroporto palermitano, ha deciso di fare tesoro di quanto accaduto.

L’Ufficio tecnico è infatti già al lavoro. E, una volta ultimati tutti i sopralluoghi di rito, saranno valutate opportunamente quali azioni intraprendere per mitigare il rischio di allagamento. La parola d’ordine, infatti, è messa in sicurezza. Vi spieghiamo dove e come.
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«Ovviamente, si è trattato di un evento mai successo prima e i locali non erano mai stati interessati da infiltrazioni di acqua piovana – spiega Salvatore Burrafato, presidente Gesap -. Di certo, faremo di tutto, e presto, per esser certi che non accada mai più. I nostri tecnici sono già al lavoro per cercare di trovare tutte quelle misure di mitigazione del rischio, qualora si dovessero verificare altre precipitazioni di tale portata».

Gli interventi di messa in sicurezza riguarderanno sia le sale bagagli, allagate a causa delle forti piogge, sia i locali tecnici del “Falcone e Borsellino”. Per intenderci, quelli dove si trovano i supporti informatici, i database dell’aeroporto e le sale dei quadri elettrici. Sul tavolo, una serie di soluzioni, ancora al vaglio dei tecnici, per scongiurare, oltre agli allagamenti, anche altri eventuali blackout.

«Siamo convinti che non saranno interventi complessi e pensiamo di realizzarli da qui a poche settimane – prosegue Burrafato –. L’Ufficio tecnico ha già effettuato diversi sopralluoghi per capire quali iniziative intraprendere. Per esempio, si valuterà se inserire delle griglie lungo il perimetro delle piste oppure se rendere gli argini più alti rispetto a quelli attualmente esistenti. Immagino che saranno necessari più interventi che eseguiremo nel più breve tempo possibile».

Tra le iniziative in cantiere, alle quali si sta pensando, anche il miglioramento delle porte d’accesso per evitare che possano esserci eventuali (e altre) infiltrazioni di acqua piovana.

«La bomba d’acqua ha determinato un blackout che ha paralizzato l’attività del terminal. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Il personale Gesap ha fornito ogni assistenza possibile ai passeggeri rimasti nell’area land side. Sono stati distribuiti panini e bottiglie d’acqua. Massimo supporto anche ai passeggeri a ridotta mobilità e alle famiglie con bambini. Sono state ore di grande sofferenza, nelle quali sono stati cancellati o dirottati 19 voli. È stata una grande prova di resilienza della struttura aeroportuale di Palermo, che ha retto ad un evento straordinario imprevisto e imprevedibile», conclude il presidente di Gesap.
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