MUSICA
Dalle pietrate al Capo fino all'uccisione di Falcone: l'omaggio di Salvo Piparo a Palermo
Una canzone che si trova anche dentro lo spettacolo "Carion" in scena all'interno della "Settimana delle Culture" domenica 19 maggio alle 21 al Teatro Garibaldi
La canzone che si trova anche dentro lo spettacolo "Carion" in scena all'interno della "Settimana delle Culture" domenica 19 maggio alle 21 al Teatro Garibaldi di Palermo, di e con Salvo Piparo, con Costanza Licata, voce e strumenti Francesco Cusumano.
«Tutto comincia con un incantesimo di Morfeo ai danni dell’uomo, - racconta Salvo Piparo - da cui scaturisce un percorso mentale e onirico cucito sul tentativo di svegliarsi. L’Invocazione a Sant' Onofrio "pilusu" porterà al ritrovamento di un vecchio carillon degli anni 80, piccolo meccanismo dal suono magico capace di aprire il lucernario dei ricordi e di scuotere le storie sotterrate di Palermo».
Una maniera per ritornare alle origini, divertendo e scuotendo coscienze e sentimenti popolari. L’attore-cuntastorie Salvo Piparo dalle pitruliate di Seralcadio (il quartiere del Capo) negli anni '80, arriverà fino al 1992, in omaggio a Falcone, mettendo in scena la terribile strage di Capaci, accompagnato dalla voce di Costanza Licata e dal polistrumentista Francesco Cusumano. Lo spettacolo avverrà quasi al buio, per dare alle persone un ampio immaginario, dove sognare e ritrovare il gusto di ascoltare senza guardare, di essere loro i personaggi narrati.
Il buio è l'elemento scenografico, l'udito è l'espressione del racconto e la musica è il tappeto volante sul quale abbandonarsi alla fantasia. Gli attori, in mezzo alla gente, a caso, faranno sentire i racconti attraverso l'olfatto e l'udito, lasciando questa volta ad occhi chiusi tutti i partecipanti.
Info e prenotazioni 3288663774: costo del biglietto 15 euro, 12 euro ridotto Cral e 10 euro per bambini sotto i dodici anni.
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