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Come neve che scivola a mare: la Scala dei Turchi dall'alto è uno spettacolo da tutelare

Le immagini del drone mostrano il sito in tutto il suo splendore: ora per la scogliera bianca agrigentina c'è un progetto di tutela e sicurezza varato dalla Regione Siciliana

Balarm
La redazione
  • 4 marzo 2020

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Maestosa, lucente e splendida come non mai. Dall'alto - come mostrano le immagini di questo video realizzato dal videomaker romano Marco Gallo - la Scala dei Turchi sembra quasi una nuvola bianca di neve (o panna) che lentamente scivola a mare. Un nuvola che ha bisogno di cura e attenzione costanti e che finalmente sembrano essere arrivati.

Dopo la notizia del sequestro da parte della magistratura e il recente allarme di MareAmico Agrigento sul suo progressivo "sbriciolamento", finalmente per la scogliera bianca di Realmonte c'è un progetto di tutela e sicurezza.

Vigilanza di giorno e di notte, videocamere, cartellonistica e anche una recinzione. Sono queste le principali azioni discusse e approvate dall'assessore all'Ambiente, Totò Cordaro, al termine di una riunione operativa organizzata in questi giorni al Comune di Realmonte dopo il sequestro dell’area da parte della Procura di Agrigento.

L'obiettivo è quello di «salvare la stagione turistica estiva - spiega l'assessore -. Il presupposto da cui vogliamo partire è quello di rispettare da un lato il diritto alla tutela di questo straordinario patrimonio ambientale e dall'altro il diritto di cittadini e turisti di poterla visitare e ammirare».
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Ecco perchè in questa prima fase viene messa in atto un'azione sinergica che vede il coinvolgimento di vari dipartimenti.

Il Corpo forestale regionale si occupa della vigilanza per 12 ore al giorno, la cartellonistica invece è di competenza del dipartimento dei Beni culturali che ha il compito di avvertire i cittadini sullo stato della Scala dei Turchi. Alla Protezione civile infine il compito di realizzare un sistema di recinzione e di video sorveglianza in collegamento con la centrale operativa delle forze dell’ordine.

Le decisioni assunte sono propedeutiche al dissequestro dell’area da parte della magistratura.

Nel frattempo, con la collaborazione della Capitaneria di porto di Porto Empedocle, verrà definito con precisione il confine tra l’area del demanio marittimo (in capo al dipartimento dell’Ambiente) e quella del demanio regionale (dipartimento Finanze), dividendo le competenze tra i vari uffici.

«Fatto questo – evidenzia l’assessore Cordaro - ci riuniremo per progettare e realizzare la "Fase 2" che è quella della definitiva fruizione della Scala dei Turchi con un obiettivo comune: salvare la stagione estiva».
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