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Caos in Vucciria a Palermo: un video accende la polemica nel giorno delle riaperture

Ricorderemo il 18 maggio come una data che ci ha consentito di riabbracciare gli amici, passeggiare con più libertà e andare a bere una birra ma non senza polemiche

Balarm
La redazione
  • 19 maggio 2020

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E riapertura è stata. Ricorderemo il 18 maggio come una data che ci ha consentito, ma solo in parte, di riabbracciare gli amici, passeggiare con più libertà e andare a bere una birra.

Il nodo però, a Palermo, è sempre quello della Vucciria. Lì dove tutto è cominciato, o dove ci si è lasciati, ritorna. Ricorderete le parole del professor Burioni, preoccupato per la massa di ragazzi che si riversava nella piazza del vecchio mercato della Vucciria quando ancora il virus non si era diffuso del tutto.

Noi avevamo scritto un articolo dal titolo "Zibibbo vs Corona: un tempo a Palermo non ci si poteva baciare, come ora in Vucciria", che raccontava un po' la situazione.

E oggi, a poche ore dal via libera, è già caos. Un video circolato in rete mostra i ragazzi in una delle strade del mercato, chiacchierare e stare a distanza ravvicinata. Poche o nulle le mascherine indossate. Ed è subito polemica.
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Pietro Sutera, tra i titolari della Taverna Azzurra scrive in un post su Facebook: «Ore 20:45 , già un numero esagerato di controlli; stressati , abbiamo chiuso. A domani».

Che ci sia tanto lavoro da fare è cosa certa. «Io tutto il pomeriggio con il metro in mano a Balata a studiare gli spazi e investire soldi per formare e responsabilizzare i dipendenti e i clienti e succede questo - dice Francesco Carnevale, presidente dell'associazione dei commercianti di via Roma - se non si reagisce subito gli imprenditori che cercavano di adeguarsi si lanceranno in questo disastro e poi sarà troppo tardi.

Cosa si dirà adesso? Chiude tutto, movida untrice? L'unica soluzione è affidare gli spazi ai locali e responsabilizzarli. Suolo pubblico gratuito e obbligo in capo ai locali di vigilare o transennare tutto e militarizzare».

«Caro Sindaco.... Ma i controlli dove sono? Altro che 1 metro di distanza - scrive su Facebook Daniele Giacone - Assembramenti a gogò. Io come altri commercianti non possiamo richiudere le nostre attività x colpa di una massa di persone che per farsi l'aperitivo non rispetta le regole. L'amministrazione comunale e ordine pubblico facciano il loro lavoro. Ovvero controlli».

«Oggi ho voluto fare un giro per la città - ha aggiunto il sindaco Leoluca Orlando - per esprimere gratitudine ed apprezzamento ai tanti palermitani, alle famiglie, agli operatori economici che con il loro senso di responsabilità hanno evitato che nella nostra città si verificassero eventi tragici come successo in altre città d'Italia.

Dobbiamo preservare questo patrimonio di sicurezza ed è per questo che oggi più che mai devo ricordare a tutti che bisogna rispettare le disposizioni del Governo nazionale e del Presidente della Regione. Altrimenti le Forze dell'ordine saranno costrette ad applicare sanzioni rigorosissime.

Per quanto invece riguarda l'amministrazione comunale, il sindaco ha solo un potere: quello di chiudere intere zone delle città.

Mi auguro di non essere costretto a farlo e questo dipende dal comportamento assunto da tutti e da ciascuno. Bisogna smetterla, come si fa a Palermo, in alcune ore della sera di fare delle passeggiate assolutamente inutili tutti nella stessa strada finendo per creare le condizioni per un danno irreparabile ad una ripresa lenta ma necessaria».
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