ITINERARI E LUOGHI
C'è un angolo di paradiso (imperdibile) in Sicilia: tra sabbia dorata e acque cristalline
Qui tra la macchia mediterranea e le palme, tutto ha colori vivaci: i protagonisti assoluti. Il connubio terra-mare non conosce ostacoli, solo la perfezione
Marina di Siculiana (Foto di Cala Manbrù)
Collocata all’interno della Riserva di Torre Salsa, ogni angolo nasconde una piacevole sorpresa. Dalla statale 115 - con uscita a Siculiana - l’aria marina cattura le attenzioni dei curiosi.
A pochi chilometri dal centro cittadino, dove l’imponente castello chiaramontano domina l’intera vallata, sorge la piccola frazione siculianese. Se dall’alto la visuale "spinge" verso orizzonti definiti, a Siculiana Marina l’infinito si chiama "mare".
Incastonata in un piccolo angolino tra Monterossello e Capo Bianco, anche il tempo decide di fermarsi di fronte a tanta bellezza. Le ampie distese di sabbia dorata si estendono per due km circa.
Sono duemila metri, tutti da gustare! Il perfetto ambiente è arricchito dalla macchia mediterranea e le palme. Tutto con colori vivaci, protagonisti assoluti. Il connubio terra-mare non conosce ostacoli, solo la perfezione. Le acque pulite e poco profonde mettono a tacere il clima torrido.
Non esistono definizioni esatte per descrivere il luogo. Gli attenti osservatori - uniti a una lettura storica approfondita - provano a dare forma e sostanza.
Linee geometriche che si mescolano con la natura, tra particolari curiosi e faccende antiche. In passato, precisamente nel periodo arabo fino al XIX secolo, l’area ricoprì un ruolo importante, fondamentale per i volumi di traffici commerciali. La frazione ospitava un caricatore ai piedi di Monte San Giuliano.
Capienti e antichi granai fecero il resto. Scavati nella roccia, grazie alla navigazione fluviale del fiume Canne, il tratto divenne terra di splendore economico. Quel “caricatore” sembra essere il tema centrale della zona.
Gli studiosi ipotizzano la sua effettiva presenza in epoca romana. La città di Herbesso, “granaio” per i Romani, corrisponderebbe infatti all’attuale Siculiana Marina. Fu scelta dagli stessi come "grande magazzino" per il grano proveniente da diversi luoghi. L’antico centro - per gli storici - significa “Tempio di Hera”.
Era dedicato alla grande divinità per le popolazioni primitive del Mediterraneo.
E le sorprese non finiscono qui! Nei pressi di Monte Stella (148 mt.), a "pochi passettini" dalla spiaggia, è stato trovato un rudere costituito da scalini intagliati e resti di colonna che farebbero pensare all’esistenza di un "vero" Tempio di Hera. È una miscela arricchita inoltre da una necropoli.
È caratterizzata da tombe a grotticella scavate nella roccia (sette e disposte su due file sormontate da un arco). Sono state definite come “Grotte dei Saraceni”.
Storia, archeologia, ambiente, natura e chi più ne ha, più ne metta! È giunta l’ora di tuffarsi in compagnia d’intrepidi e curiosi compagni “di mare”. Loro sono i pesciolini, custodi di un luogo incontaminato. Marina di Siculiana entra nel vivo, appaga ogni desiderio dell’impaziente spiaggiante.
Tra servizi offerti (lidi) e spazi liberi c’è posto per tutti, proprio tutti, in attesa che la giornata faccia il suo corso e la “massa estiva" defluisca per dare sfogo a qualcosa di nuovo, unico.
È straordinario, a dir poco bellissimo. Lo sguardo volge all’insù e ammira il tramonto. In quel momento… Marina diventa parte del nostro passato.
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