MOBILITÀ
A Palermo se vai al lavoro il biglietto di bus e tram costa meno: tutte le novità di Amat
Il costo dei biglietti potrebbe aumentare ma l'Amat sperimenta abbonamenti scontati per alcune categorie: il piano per incentivare l'uso dei mezzi pubblici
Un tram a Palermo
Una mobilità sostenibile che, in questi giorni, vedrà l’arrivo, in città, anche di vetture elettriche che serviranno alcune aree del capoluogo. Ma non solo: in cantiere anche nuove assunzioni e vetture fino a raggiungere la stima che si è prefissata l’azienda di circa 100 vetture al giorno.
Tra le novità anche l’addio ad alcuni servizi, come il car sharing e il bike sharing.
«Abbiamo voluto promuovere iniziative, adeguate alla domanda, volte ad aumentare l’offerta di trasporto pubblico collettivo e individuale da e verso le sedi di lavoro delle varie aziende ed enti che insistono nel tessuto cittadino – spiega il presidente di Amat, Giuseppe Mistretta -. La proposta comprende due tipologie di abbonamenti».
«Nei mesi scorsi è stato sottoscritto l’accordo con l'Asp di Palermo che ha già portato alla sottoscrizione di 100 abbonamenti – prosegue Mistretta - grazie anche alla presenza del personale di Amat presso alcuni siti strategici dell'Azienda sanitaria per dare adeguate informazioni e stipulare contratti».
L’idea è quella portare all’utilizzo di mezzi sostenibili per gli spostamenti casa-lavoro e non solo, sia per i dipendenti che per i familiari conviventi. Ad oggi, sono stati formalmente sottoscritti accordi con il Comune di Palermo, Asp, Servizi Ausiliari Sicilia (SAS), Inps, Telecom (Cral), Covisian. Sono, invece, in attesa di formalizzazione le convenzioni con Unipa, Agenzia delle Entrate - Direzione di Palermo, Poste Italiane e Leonardo spa.
Puntiamo a fornire ad una platea sempre più vasta gli strumenti per disincentivare l’uso dei mezzi di trasporto privati e decongestionare il traffico veicolare dei siti dove insistono le sedi delle aziende”, precisa il presidente di Amat.
Mistretta ha fatto anche il punto sulla situazione economica di Amat: «Oggi l’azienda gode di buona salute. Abbiamo chiuso due bilanci in positivo e il terzo si sta per chiudere. Oltre a questo, dobbiamo migliorare il servizio in alcune aree della città (soprattutto le periferie)».
Uno dei disagi maggiori, secondo il presidente di Amat, è stato dovuto alla mancanza di meccanici. Per farvi fronte, in cantiere ci sono nuove assunzioni anche di autisti e ingegneri gestionali.
«Dobbiamo adesso aspettare che il piano industriale di Amat, che è stato già approvato, riceva il via libera dal Comune – spiega Mistretta -. E ciò dovrebbe avvenire a giorni. Poi, si passerà alla pubblicazione dei bandi. Questo incremento di personale farà sì che il numero di autobus in giro per la città possa salire, raggiungendo la cifra, che è la nostra stima, di circa 100 vetture al giorno.
A breve, inoltre, vedremo anche gli autobus elettrici. Sinora ne siamo stati sprovvisti e vogliamo cominciare un percorso volto alla rigenerazione elettrica».
Si tratta, però, di vetture che non serviranno tutta la città. Le prime macchine in servizio, infatti, saranno di piccole dimensioni (circa di 7/8 metri), una macchina duttile che potrà camminare in zone dove le strade sono più piccole.
Poi, c’è la questione dell’aumento del biglietto da 1.40 euro a 1.60 euro. «Amat proporrà, al Consiglio comunale, la possibilità di aumentare di 20 centesimi il costo biglietto per sostenere i costi del tram», conclude Mistretta.
Un’altra novità in casa Amat, infine, è il fatto che l’azienda, a partire dalla firma del contratto di servizio, prevista entro il 31 marzo, esternalizzerà i servizi in perdita. Tra questi ci sono quelli di car sharing, bike sharing e la rimozione dei mezzi in sosta vietata.
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