AMBIENTE
Avidi e insensibili come sempre: per colpa nostra i tulipani di Blufi stanno finendo
La distesa di tulipani che tutti ammiriamo sulle Madonie è a rischio e la colpa è (come sempre) nostra: strappiamo i fiori e calpestiamo senza pietà il suolo seminativo
Il campo di tulipani a Blufi (Madonie)
Non c’è alcun allarme parassita, nemmeno l’ingordigia di qualche erbivoro e non c’entrano i cambiamenti climatici. Il problema principale è la cupidigia dei numerosi avventori che, negli ultimi anni, hanno letteralmente preso d’assalto il sito, strappando i fiori fino al bulbo e calpestando il seminativo senza pietà.
Una pratica veramente barbara, considerato che negli ultimi due anni il quantitativo di fiori sbocciati si è ridotto drasticamente, tanto da indurre a pensare che di questo passo, tra qualche anno, potrebbe non esserci più alcun fiore ad allietare la vista dei visitatori.
Il terreno ovviamente non è recintato, pertanto chiunque può entrare e camminare per il gentile pendio della collina dove sorge il Santuario della Madonna dell’Olio senza seguire un percorso preciso.
Un gesto tanto stupido quanto dannoso, considerando che nell’arco di poche decine di ore i tulipani perdono la loro freschezza, finendo in qualche cestino dell’immondizia (probabilmente neanche nei rifiuti organici).
Ne vale veramente la pena? La risposta ovviamente è no, ma è difficile spiegarlo a chi dimostra di non avere alcuna sensibilità.
Ovviamente oltre al danno ambientale (estirpando i tulipani fino al bulbo, si toglie al fiore la possibilità di rinascere l’anno successivo) c’è anche il danno paesaggistico – e dunque turistico – che non è da meno: si toglie materialmente la possibilità a chi verrà dopo di noi, di assistere ad un meraviglioso spettacolo.
Avidi, insensibili e anche stronzi! È chiaro che bisogna correre ai ripari per evitare il disastro: da quando abbiamo iniziato a sponsorizzare il sito, sulle colonne di Balarm qualche anno fa e prima ancora sulle pagine dell’ex sito di Piano Battaglia e sulla relativa seguitissima pagina Facebook, il campo di tulipani di Blufi è diventato meta di pellegrinaggio di numerosissimi turisti e visitatori con ricadute positive sull’indotto turistico dei paesi vicini, ingiustamente snobbati dal turismo che frequenta a pochi chilometri Gangi, le Petralie e Polizzi.
Recintare il sito? Creare delle passerelle recintate per evitare che la gente calpesti ed estirpi i fiori? Il Comune di Blufi, d’accordo con i proprietari del campo, dovrebbe urgentemente prendere dei provvedimenti per garantire la sopravvivenza di questo meraviglioso sito.
Del resto basta mettere a confronto le foto di qualche anno fa con quelle di adesso per rendersi conto dello spaventoso cambiamento che c’è stato.
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