CRONACA
Alzi la mano chi vorrebbe Pif sindaco di Palermo: il regista parla "a ruota libera"
Le confessioni dell'autore palermitano alla trasmissione di Rai 1 condotta da Francesca Fialdini. Dalla scuola "disastrosa" alla dedica della Capotondi
Non si risparmia, parla di tutto, degli insuccessi, come la sua esperienza "disastrosa" tra i banchi di scuola quando «ho ripetuto il terzo anno del liceo scientifico» nonostante la mamma fosse insegnante. E anche dei suoi successi come regista per "La mafia uccide solo d'estate", una passione che invece è legata al padre.
Quasi si emoziona per la dedica con tanto di video di Cristiana Capotondi che parla addiriturra di un genere a parte del cinema a cui ha dato vita l'autore e regista palermitano, il film "piffiano".
Inizialmente pare che Pif si tiri indietro quando la conduttrice gli chiede cosa farebbe se diventasse sindaco di Palermo, dicendo che non gli sembra il luogo adatto a discuterne, ma conferma invece che entrambi gli schieramenti politici gli hanno offerto di candidarsi alla poltrona di primo cittadino di Palermo,
Offerta gentilmente rifiutata: «Mi sento molto più utile cosi - dice - se io mi iscrivessi a un partito poi ovviamente non potrei criticarlo. Così invece mi sento libero e più utile: se c'è una cosa che non va prendo e vado, non mi chiedo se è di destra o di sinistra».
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