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Addio Craig, il tragico destino di due piloti: l'amico Gareth morto accanto a lui in Sicilia

Craig Breen era sfuggito per miracolo all'incidente che costò la vita al suo co-pilota durante la 96esima Targa Florio. Ieri è morto in circostanze molto simili

Marco Giammona
Docente, ricercatore e saggista
  • 14 aprile 2023

Craig Breen

Se sei un pilota, metti in conto tutto, anche e soprattutto i rischi e un po' di fortuna. È forse il “jolly” dalla tasca Craig Breen lo aveva già messo sul tavolo il 16 giugno del 2012, salvandosi miracolosamente da quell'incidente, che costò la vita a Gareth Roberts e che cambiò per sempre la sua esistenza.

Destini tragici, paralleli, vicini come una lama di ferro che ti sfiora a pochi centimetri dal tuo corpo. La stessa lama che Craig vide trafiggere l’amico e navigatore Gareth, durante la prima prova speciale della seconda tappa della 96esima Targa Florio.

La Peugeot 207 numero 15, guidata dall’irlandese, nell'uscita di strada avvenuta dopo circa 8 km dall'inizio della prova denominata Cefalù, colpì il guard rail che entrando nell'abitacolo dal lato destro provocò all'istante il decesso del ventiquattrenne navigatore gallese, lasciando Breen illeso.

Una tragedia che segnò profondamente l’animo sensibile del pilota irlandese. Nonostante ciò, Graig andò avanti, ricostruendosi una carriera praticamente da zero, arrivando a correre nel Mondiale con Citroen, M- Sport e Hyundai.
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Nel 2021, poi, la partecipazione al Tricolore Rally, in cui, a posteriori, ottenne il risultato forse più emozionante della sua breve ma intensissima carriera. Infatti a distanza di nove anni da quel tragico evento, Craig tornerà a correre sulle strade siciliane della "Targa” per cercare di ripristinare i ricordi in memoria dell’amico scomparso, per promettere a Gareth che avrebbe fatto di tutto per vincere la gara e dedicargli il successo.

Alcuni piccoli inconvenienti sulla vettura, lo privarono del successo, ma non di un bel secondo posto. A poche ore dal termine della gara, si recò nuovamente sul luogo dell'incidente, dove ora c'è una pietra che ricorda Roberts, e li lasciò la coppa, assicurandosi che ci sia spazio per il trofeo del vincitore quando tornerà.

Ma i “jolly” sono terminati, e il destino manifestandosi in modo così subdolo, ha ripresentato oggi a Craig lo stesso tragico incidente, assurdamente simile e che, questa volta, ha risparmiato il suo attuale navigatore James Fulton.

Poco dopo mezzogiorno del 13 aprile, durante i test pre event della Hyundai in corso in Croazia, il 33enne driver della casa coreana è uscito di strada e l'impatto laterale con un palo di una staccionata penetrato all'interno dell’abitacolo, non avrebbe lasciato scampo al povero Craig, proprio come la lama del guard rail risultò fatale al suo allora navigatore undici anni fa.

Una coppia destinata ad entrare nella leggenda, di uno sport, di una vita, fatta di incastri, destini e promesse. Addio Craig, sono sicuro che accanto a te ci sarà già Gareth.
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