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"A Palermo c'è una minoranza di criminali", Orlando: inviateci video e foto di chi sporca

Il sindaco di Palermo pubblica sulla propria pagina Facebook video e foto che ritraggono immagini di atti incivili e invita i cittadini a denunciare. Ecco come fare

Balarm
La redazione
  • 29 settembre 2020

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«C'è a Palermo una #minoranzapalermitana di incivili e criminali. A volte isolati e a volte organizzati. Certamente sono pochi, agiscono nell'ombra della notte e a volte in pieno giorno. Certamente e sopratutto sono ben visibili i danni che arrecano alla nostra città. Da oggi ho deciso di dar loro un po' di notorietà.

E alla #maggioranzapalermitana che si indigna e vuole aiutare le istituzioni e le forze dell'ordine rivolgo l'invito a denunciare. Chi vuole, può inviare video e foto alla mail: minoranzapalermitana@gmail.com.

È questo il testo di quattro post pubblicati dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando sulla propria pagina personale di Facebook nei quali sono visibili video e immagini di "atti incivili" avvenuti negli ultimi giorni a Palermo.

In uno, un atto vandalico contro una stazione del "bike-sharing" cittadino, con due ragazzi che hanno danneggiato diverse bici parcheggiate e sono stati ripresi dalle telecamere. Il volto di uno dei due è ben visibile nelle immagini pubblicate da Orlando.
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Il secondo video ritrae invece due uomini che smaltiscono rifiuti ingombranti in modo irregolare. Anche in questo caso Leoluca Orlando pubblica il volto di uno dei due e la targa del mezzo.

«Sono cosciente del fatto che sia una misura estrema - afferma Orlando - ma, francamente, non se ne può più. Una minoranza di palermitani incivili e criminali che danneggia il decoro e l'igiene della città e i suoi servizi non può costringere la Polizia municipale e le aziende a interventi h24 o a un controllo della città centimetro per centimetro.

Non può esserci un agente di polizia per ogni cittadino, non può esserci uno spazzino per ogni cittadino. Chi ha scelto di stare dalla parte dell'illegalità e dell'inciviltà si assume da oggi la responsabilità di "metterci la faccia" davanti ai suoi concittadini. E se qualcuno ha voglia di denunciarmi faccia pure; non vedo l'ora d'incontrarli in un'Aula di Tribunale».
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