STORIE
"800A", un culto che arriva fino a Berlino: Fabio e la storia di un'idea diventata realtà
Fabio La Fata, 36 anni di Carini, ormai da sette anni vive stabilmente a Berlino e di tornare in Sicilia, al momento, non ci pensa proprio. Questo è il suo progetto
Fabio La Fata (foto Andreea Dican)
È Fabio La Fata, 36 anni, che da ormai 7 vive stabilmente a Berlino e che a tornare in Sicilia, al momento, non ci pensa proprio. A chi parla di radici che non si possono dimenticare, infatti, risponde che «le piante hanno le radici, non le persone».
Fabio è da sempre così, uno spirito libero curioso del mondo e che nel mondo vuole essere se stesso, senza aspettative sociali e costrizioni.
Già a 18 anni si ritrova dietro un bancone, nell’unico pub del suo paese che non ha mai sentito come casa. Il suo mestiere di barman nasce così, per noia. «Ho iniziato a Carini al Terravecchia pub, l’unico luogo di scambio e incontro con compaesani e non, e dato che mi annoiavo coi miei coetanei che giocavano a carte ho cominciato a lavorarci», racconta.
Da qui il suo desiderio di lasciare Carini e la Sicilia, puntando tutto su Berlino, sinonimo di dinamismo e vivacità culturale. Ed è proprio nella metropoli tedesca che conosce Alex, suo socio e insegnante di recitazione, con cui decide di dare una svolta e di dire addio a suo modo agli anni trascorsi fra lavori più o meno frustranti e soffocanti.
Così, dopo tanti sacrifici e peripezie, nasce l’”800A bar & cabaret”: un cocktail bar alla portata di tutti ma sexy, uno spazio che celebra la diversità della Capitale, come recita la descrizione sul sito.
«Il nostro palco è il tuo» è il loro slogan. Aperti a nuove idee e progetti, nel giro di qualche anno, partendo da zero e con pochi euro, riescono a trasformare quel luogo in un punto di riferimento internazionale: ospitano artisti provenienti da 83 Paesi differenti, realizzano corsi di teatro, concerti, spettacoli di cabaret, standup comedy, ma anche stripper show, esibizioni di burlesque e drag che attraggono spettatori da ogni parte di Berlino e del mondo.
«Una piccola storia come tante – così la definisce Fabio parlando del suo sogno realizzato – ma sono io». Una piccola storia che è anche una scommessa. Perché non è tutto oro ciò che luccica all’estero. L’”800A”, infatti, si trova a Wedding, in passato quartiere operaio famoso anche come “Red Wedding” che oggi è un mix di culture diverse con una buona percentuale di residenti di origine straniera. Un quartiere difficile, noto per il suo disagio sociale, non sempre accogliente, a maggior ragione nei confronti di un luogo come l’”800A”.
Eppure Fabio è fiducioso. E mentre racconta che qualche giorno fa ha dovuto chiamare la polizia perché gli avevano puntato un coltello alla gola nel suo bar, dice anche che Berlino è in continua trasformazione, che già molte cose sono cambiate rispetto all’inizio della sua avventura: «i tedeschi della zona adesso si fermano a bere da noi piuttosto che comprare la birra negli “späti”, i minimarket che vendono tabacco e alcolici fino a tarda sera».
Pioniere e d’avanguardia in un quartiere multietnico, l’”800A” è oggi un angolo di cultura internazionale importante, un piccolo mondo colorato in un tutto sempre più grigio e oscurantista, una scommessa vincente e più che riuscita. D’altronde anche la scelta del nome prometteva bene: i tedeschi non lo sanno (purtroppo o per fortuna!), ma per Fabio e i palermitani è decisamente qualcosa in più di uno strano codice.
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