ARTE E ARCHITETTURA
Un parigino alla corte dei Normanni: Fabrice Moireau si racconta tra gli acquerelli
Talento? Sì, ma conta più l’allenamento: la performance di Fabrice Moireau a Palazzo dei Normanni tra le colonne e un ficus secolare incanta il pubblico
Fabrice Moireau è dotato di un talento "manuale" naturale, di cui si è accorto sin dai primissimi anni della sua vita. E a precisa domanda degli studenti riuniti per ascoltarlo ha risposto che «l’allenamento conta più del talento».
Parola di chi ogni giorno, inclusa la domenica, si sveglia alle cinque del mattino per dipingere e prosegue per l’intera giornata «per non perdere la luce».
L'artista si è messo a nudo, non solo rispondendo alle domande ma anche dipingendo dinanzi a giovani studenti dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, del Liceo Statale Umberto I e del Don Bosco Ranchibile, prima nel cortile Maqueda e poi nei giardini reali.
Dinanzi ai ragazzi dell’Accademia Moireau ha realizzato con gli acquerelli uno scorcio del colonnato del Palazzo. Con gli studenti dei Licei invece ha disegnato, solo con la sola matita, un ficus secolare dei Giardini Reali: questa due giorni rappresenta il primo step di un nuovo programma sui giovani, ben più ampio e articolato, che la Fondazione Federico II porterà avanti nel prossimo triennio.
L’artista-viaggiatore francese è l’autore dei trecento acquerelli che compongono la mostra "Sicilia, il Grand Tour", allestita a Palazzo Reale e prorogata fino al 28 febbraio 2018.
"Sicilia, il Grand Tour" è anche un libro edito dalla Fondazione Tommaso Dragotto e in vendita presso il bookshop di Palazzo Reale.
Palazzo Reale, Cappella Palatina e mostra "Sicilia, il Grand Tour" sono visitabili dal lunedì al sabato dalle 8.15 alle 17.40 (ultimo biglietto alle 17). Domenica e festivi dalle 8.15 alle 13 (ultimo biglietto ore 12.15).
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