ARTE E ARCHITETTURA
"Mi votu e mi rivotu": artiste siciliane a Torino
Torino ospita la mostra di undici artiste sicule chiamate a donare, attraverso i diversi linguaggi, una loro riflessione sull'inquietudine ed i suoi mille significati
Smanie e concitazione, la testa sotto il cuscino, i pensieri indomabili, un fremito incotrollabile: tra il torpore del sonno e l'inquietudine dei sentimenti, la notte non porta cosiglio e sotto le lenzuola "Mi votu e mi rivotu": così si chiama la mostra che riunisce undici artiste sicule chiamate a donare, attraverso i diversi linguaggi, una loro riflessione su quell'essere tanto inquieti e su quegli impulsi incontenibili che accompagnano il “votarsi e rivotarsi”. Ed è Torino, città del mistero, ad ospitare presso il Temporary Art Café in piazza Emanuele Filiberto 11, la mostra che si inaugura mercoledì 25 luglio e resterà aperta al pubblico fino a domenica 26 agosto: nata nai vicoli della suggestiva Sciacca, "Mi votu e mi rivotu" emigra dunque al Nord e ripercorre quel tragitto, quello spostamento, che ha fatto parte della vita di tanti siciliani.
I lavori di Vanessa Alessi , Simona Amaro, Martina Di Trapani, Serena Fanara, Linda Glorioso, Loredana Grasso, Rosangela Leotta, Katia Licari, Linda Randazzo, Andrea Stepkova, Angela Viola diventano la traccia di quell'esser "squieti" che è contrappunto tipico dell'intelligenza di chi passa il tempo a limare i propri pensieri. Arte che mantiene intatto il phatos del canto popolare cantato da Rosa Balistreri, quel "Mi votu e mi rivotu suspirannu, passu li notti 'nteri senza sonnu" che non è solo “sicilianità” ma un sussulto tra le lenzuona, un occhio aperto nella notte, che appartiene all'intera umanità.
Il "votarsi" dialettale si congiunge al votarsi letterale della lingua italiana e alla sua moltitudine di accezioni: «Votarsi è dedicarsi. Votarsi è consacrarsi. Votarsi è offrire se stessi. - dice Tiziana Pantaleo, curatrice della mostra - Una dedica, una consacrazione, un offerta, che spiritualmente si concretizza nelle opere di undici artiste che sul quel lenzuolo scrivono con il linguaggio dell’arte». La mostra è organizzata dal Temporary Art Café in collaborazione con l’Associazione Culturale Azimut, con il sostegno della Regione Piemonte e con il Patrocinio della Regione Sicilia - Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo.
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