Un viaggio in musica chiamato "Banduri": tre percussionisti in concerto al Teatro Atlante
Salvo Compagno, Daniele Schimmenti, Milco Gerardi
“Banduri“ è una parola immaginaria, così come frutto dei viaggi dell’immaginazione sono i suoni e le musiche del concerto di Daniele Schimmenti, Salvo Compagno e Milco Gerardi, in scena al Teatro Atlante di Palermo sabato 21 maggio.
Salvo Compagno è un percussionista e fondatore dal 2006, insieme a Santo Vitale, Daniele Schimmenti e Claudia Vitale, della scuola di musica "La Bottega delle Percussioni" dove svolge attività didattica. Daniele Schimmenti, anche lui percussionista, è appassionato di musiche tradizionali dal 1977 ed è autore di colonne sonore e musiche di scena.
Voce e percussioni sono a cura di Milco Gerardi, con un passato da batterista e dj alle spalle, è approdato sia al mondo del canto, attraverso una formazione classica finalizzata ad abbracciare diversi stili, che a quello delle percussioni, partendo da djembe e cajon, passando attraverso le batterie tipiche della batucada brasiliana sino ad approdare a strumenti e ritmi tradizionali della musica afrocubana e latina.
Il concerto ripercorre le tappe musicali dei tre percussionisti palermitani, attraverso l’esecuzione sia di brani originali che rivisitazioni di musiche e melodie appartenenti a svariate aree geografiche: Africa, America, Europa e Medioriente.
Oltre alle percussioni, vengono utilizzati strumenti melodici di diversa provenienza come handpan, bulbul tarang (banjo indiano), steel drum, birimbao e santur. Spazio anche ad alcuni giocattoli musicali e aggeggi riciclati.
Salvo Compagno è un percussionista e fondatore dal 2006, insieme a Santo Vitale, Daniele Schimmenti e Claudia Vitale, della scuola di musica "La Bottega delle Percussioni" dove svolge attività didattica. Daniele Schimmenti, anche lui percussionista, è appassionato di musiche tradizionali dal 1977 ed è autore di colonne sonore e musiche di scena.
Voce e percussioni sono a cura di Milco Gerardi, con un passato da batterista e dj alle spalle, è approdato sia al mondo del canto, attraverso una formazione classica finalizzata ad abbracciare diversi stili, che a quello delle percussioni, partendo da djembe e cajon, passando attraverso le batterie tipiche della batucada brasiliana sino ad approdare a strumenti e ritmi tradizionali della musica afrocubana e latina.
Il concerto ripercorre le tappe musicali dei tre percussionisti palermitani, attraverso l’esecuzione sia di brani originali che rivisitazioni di musiche e melodie appartenenti a svariate aree geografiche: Africa, America, Europa e Medioriente.
Oltre alle percussioni, vengono utilizzati strumenti melodici di diversa provenienza come handpan, bulbul tarang (banjo indiano), steel drum, birimbao e santur. Spazio anche ad alcuni giocattoli musicali e aggeggi riciclati.
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