LE VIE DEI TESORI
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"Tesori in scena" con le donne di Palermo: le visite teatralizzate in quattro gioielli della città

Balarm
La redazione
La marchesa Dulciora Agnello alle Carceri dell’Inquisizione; la principessa Agata Valguarnera a Palazzo Alliata di Villafranca; una cortigiana del Settecento alla Cripta delle Repentite; zia Mimmi, l’ultima proprietaria della dimora, a Villa Pottino.

Sono queste quattro donne, nei weekend del Festival "Le Vie Tesori", a guidare e interpretare le visite in altrettanti luoghi di Palermo che aprono eccezionalmente con visite teatralizzate, in programma a partire da sabato 1 e domenica 2 ottobre .

Quattro interpretazioni tratte da storie vere.

Una cortigiana del Settecento alla Cripta delle Repentite
Giorni: sabato 1, 15 e 29 ottobre
Orari: dalle 11.00 alle 17.00
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Nella minuscola cripta del convento delle Repentite (ree-pentite), le prostitute convertite alla vita monastica, appare per soli dieci spettatori alla volta la cortigiana protetta dal vicerè Colonna, interpretata da Stefania Blandeburgo.
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La principessa Agata a Palazzo Alliata di Villafranca 
Giorni: sabato 1, 8, 15 e 22 ottobre 
Orari: 19.00 e 21.00
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Una visita guidata teatralizzata nei saloni di Palazzo Villafranca. Agata si racconta è un racconto inedito, scritto e interpretato da Francesca Picciurro, incentrato sulla figura della principessa Agata Valguarnera, che visse a palazzo con il marito Giuseppe Alliata di Villafranca, nella prima metà del XIX secolo. Ad accompagnare e a rendere unico l’evento, le note barocche di Paolo Carrara alla chitarra. 

Dulciora, la donna che sfidò il Sant'Uffizio
Giorni: sabato 1, 8, 15 e 22 ottobre 
Orari: dalle 19.30 alle 20.30
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In queste celle nel 1623 rischiò di finire imprigionata una donna, Dulciora Agnello, che riuscì a farla franca grazie alla protezione del marito, il procuratore Gregorio Spitili, familiare dell’Inquisizione. Dai verbali dei processi del Sant’Uffizio emerge questa straordinaria figura di donna colta e curiosa, che aveva accolto le teorie della Riforma luterana e aveva studiato anche l’Islamismo.

Il fantasma di Zia Mimmi a Villa Pottino
Domenica 2 ottobre, dalle 11.00 alle 17.00
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Zia Mimmi (Stefania Blandeburgo) fu l’ultima proprietaria della dimora Liberty di via Notarbartolo, e guiderá la visita in un dialogo esilarante con la nipote Geraldina Piazza, autrice del testo. All’anagrafe era la marchesa Maria Concetta Giaconia, vedova del marchese Gaetano Pottino di Irosa, ma per la sua vasta famiglia era zia Mimmi, prima di otto figli, morta a 101 anni nel 2013 nella sua grande villa, ultimo scampolo di Liberty a Palermo.
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