Stucchi e marmi mischi: visita alla Chiesa di Santa Caterina, uno spettacolo per gli occhi

La chiesa di Santa Caterina a Palermo
Terrazze, campanili, chiese sconosciute, palazzi privati, giardini, ex fabbriche, manifatture artigiane: sono 130 quest’anno i luoghi che il Festival "Le Vie dei Tesori" apre nei cinque weekend compresi tra il 5 ottobre e il 4 novembre a Palermo, la città Capitale della Cultura 2018 dove la manifestazione è nata nel 2006 e dove è giunta alla sua dodicesima edizione.
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
La chiesa di Santa Caterina d'Alessandria fa parte dello splendido complesso architettonico che si affaccia su piazza Bellini e su piazza Pretoria. Sorse sul sito di un luogo di culto trecentesco, eretta alla fine del 1500 per volere di Maria del Carretto, priora del cenobio domenicano. Più volte ristrutturata e abbellita con opere dei migliori artisti del tempo. Nel Settecento fu aggiunta la cupola e nel 1863 venne realizzato il coro.
La facciata, in stile tardo rinascimentale, presenta due livelli scanditi da lesene. L'interno, a navata unica con tre cappelle in stile rococò per lato, è magnifico, con gli affreschi di Francesco Sozzi e Alessandro D’Anna del 1769, le decorazioni della volta di Filippo Randazzo, i pregiati stucchi di Procopio Serpotta e Giacomo Guastella. La statua della santa è di Antonello Gagini, datata 1534. Dal vano presbiteriale si accede alla cripta, usata come luogo di sepoltura.
La visita ha una durata di 30 minuti e non accessibile ai disabili (solo visite singole, non valido il coupon multiplo).
La città si trasforma così in un museo diffuso e narrato, intrecciando storia, arte, mistero e natura, grazie alla rete costituita da oltre cento tra istituzioni, associazioni, partner.
La chiesa di Santa Caterina d'Alessandria fa parte dello splendido complesso architettonico che si affaccia su piazza Bellini e su piazza Pretoria. Sorse sul sito di un luogo di culto trecentesco, eretta alla fine del 1500 per volere di Maria del Carretto, priora del cenobio domenicano. Più volte ristrutturata e abbellita con opere dei migliori artisti del tempo. Nel Settecento fu aggiunta la cupola e nel 1863 venne realizzato il coro.
La facciata, in stile tardo rinascimentale, presenta due livelli scanditi da lesene. L'interno, a navata unica con tre cappelle in stile rococò per lato, è magnifico, con gli affreschi di Francesco Sozzi e Alessandro D’Anna del 1769, le decorazioni della volta di Filippo Randazzo, i pregiati stucchi di Procopio Serpotta e Giacomo Guastella. La statua della santa è di Antonello Gagini, datata 1534. Dal vano presbiteriale si accede alla cripta, usata come luogo di sepoltura.
La visita ha una durata di 30 minuti e non accessibile ai disabili (solo visite singole, non valido il coupon multiplo).
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