Storie di esilio all'Instituto Cervantes di Palermo: la conferenza su María Zambrano
Maria Zambrano
Costretta all'esilio dalla Spagna dittatoriale nel XX secolo, María Zambrano non tornò nel suo Paese per 45 anni. Tuttavia, al suo ritorno, nel novembre 1984, all'età di 80 anni, in una delle prime interviste, alla domanda su come si sentisse al momento del rientro in Spagna, rispose: "Non me ne sono mai andata".
È dedicata alla filosofa e intellettuale spagnola la conferenza organizzata dall'Instituto Cervantes di Palermo dal titolo "Yo nunca me he ido. L'esilio come memoria collettiva", a cura della professoressa Assunta Polizzi.
L'appuntamento è giovedì 23 gennaio alle 17.00 (in via Argenteria Nuova 33) con ingresso libero fino a esaurimento dei posti.
L'esilio diventa così per la pensatrice una dimensione esistenziale mai vissuta come “assenza”, ma piuttosto come “impegno” a far parte di un'identità collettiva, attribuendole allo stesso tempo un atteggiamento culturale necessario. L'opera di Zambrano in esilio si è sviluppata sulla linea del saggio filosofico, spesso dedicato al canale editoriale dei giornali, comprendendo la meditazione sull'universo letterario, sia come teoria che come prassi.
Assunta Polizzi è professoressa di Letteratura Spagnola presso l'Università degli Studi di Palermo. La sua principale area di ricerca è la letteratura realista naturalista e, in particolare, l’opera di Benito Pérez Galdós.
Altre aree di interesse sono: la poesia contemporanea e la narrativa, la traduzione letteraria, stampa e cultura, letteratura e stampa.
La conferenza è una delle attività collaterali alla mostra «Inventario. Gli oggetti ci guardano», nella quale l’artista Beatriz Ruibal cattura l'essenza di 5 intellettuali spagnoli tra cui María Zambrano attraverso i loro oggetti personali.
La mostra rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2025 e prima della conferenza su María Zambrano sarà possibile godere di una visita guidata.
È dedicata alla filosofa e intellettuale spagnola la conferenza organizzata dall'Instituto Cervantes di Palermo dal titolo "Yo nunca me he ido. L'esilio come memoria collettiva", a cura della professoressa Assunta Polizzi.
L'appuntamento è giovedì 23 gennaio alle 17.00 (in via Argenteria Nuova 33) con ingresso libero fino a esaurimento dei posti.
L'esilio diventa così per la pensatrice una dimensione esistenziale mai vissuta come “assenza”, ma piuttosto come “impegno” a far parte di un'identità collettiva, attribuendole allo stesso tempo un atteggiamento culturale necessario. L'opera di Zambrano in esilio si è sviluppata sulla linea del saggio filosofico, spesso dedicato al canale editoriale dei giornali, comprendendo la meditazione sull'universo letterario, sia come teoria che come prassi.
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Nella conferenza si cercherà di delineare la traiettoria dell'opera della pensatrice in relazione al suo personale rapporto con la dimensione dell'esilio come memoria collettiva.Assunta Polizzi è professoressa di Letteratura Spagnola presso l'Università degli Studi di Palermo. La sua principale area di ricerca è la letteratura realista naturalista e, in particolare, l’opera di Benito Pérez Galdós.
Altre aree di interesse sono: la poesia contemporanea e la narrativa, la traduzione letteraria, stampa e cultura, letteratura e stampa.
La conferenza è una delle attività collaterali alla mostra «Inventario. Gli oggetti ci guardano», nella quale l’artista Beatriz Ruibal cattura l'essenza di 5 intellettuali spagnoli tra cui María Zambrano attraverso i loro oggetti personali.
La mostra rimarrà aperta fino al 31 gennaio 2025 e prima della conferenza su María Zambrano sarà possibile godere di una visita guidata.
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