Una voce uno strumento: "Palermo santa e fimmina"
Non c’è solo Palermo con i suoi colori, i suoi odori e le sue contraddizioni dentro il recital-spettacolo “Palermo santa e fimmina”, tratto dai due libri di Maria Cubito “Palermo è fimmina…con rispetto parlando” e “Santa Palermo” editi da Officina Trinacria. Un affresco della nostra città in cui si alternano note intense e ritmi decisamente comici in una rappresentazione in continuo divenire, portato in scena da grandi artisti palermitani.
C’è la Sicilia vista attraverso i vizi e i vezzi dei suoi abitanti come la taliata, c’è l’analisi dettagliata e divertente del lessico siciliano, il “sacro” cibo che diventa “il mangiare” e le mamme, con le loro ansie e l’istinto protettivo visti da una ironica prospettiva. I discorsi di fimmine, l’incredibile galleria di personaggi che nasce dall’esperienza di vita quotidiana, presentatati con una tagliente ironia tutta siciliana, sono altri elementi che compongono la performance.
Personaggi che vivono sul palco grazie all’attrice Stefania Blandeburgo che accompagna l’autrice insieme al grande Manlio Noto “one man show” che fa uno spettacolo nello spettacolo, con esilaranti sketch, come "Bob Marley che compone Jammin" sulla spiaggia di Balestrate; dalla traduzione letteraria di "Vitti na crozza", a "La Flaca" di Jarabe de Palo che diventa La Placca (dentale) che non da pace.
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