"Quello che non ho": le canzoni di De André incontrano l'attualità con Neri Marcorè

Neri Marcorè in "Quello che non ho"
Un affresco teatrale che, utilizzando la forma del teatro canzone, cerca di interrogarsi sulla nostra epoca, in precario equilibrio tra ansia del presente e speranza nel futuro: dal 9 al 18 marzo va in scena al Teatro Biondo di Palermo "Quello che non ho".
Prodotto dal Teatro dell'Archivolto, lo spettacolo vede in scena Neri Marcorè, che segue drammaturgia e regia di Giorgio Gallione. Ispirazione principale della messa in scena sono le canzoni di Fabrizio De Andrè.
I brani (in particolare del concept album Le nuvole), incrociano le visioni lucide e beffarde di Pier Paolo Pasolini, apocalittiche, visionarie profezie (contenute nel poema filmico La rabbia), che raccontano di una "nuova orrenda preistoria" che sta minando la società contemporanea.
Così, lo spettacolo racconta (anche in forma satirica) nuove utopie, inciampi grotteschi e civile indignazione. Storie di sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, di esclusione, di ribellione, di guerra, di illegalità, rilette con un filtro grottesco, ghignante e aristofanesco.
Giorni e orari: lo spettacolo va in scena venerdì 9, sabato 10, martedì 13, venerdì 16 e sabato 17 marzo alle ore 21, mentre domenica 11, mercoledì 14, giovedì 15 e domenica 18 marzo alle 17.30.
Prodotto dal Teatro dell'Archivolto, lo spettacolo vede in scena Neri Marcorè, che segue drammaturgia e regia di Giorgio Gallione. Ispirazione principale della messa in scena sono le canzoni di Fabrizio De Andrè.
I brani (in particolare del concept album Le nuvole), incrociano le visioni lucide e beffarde di Pier Paolo Pasolini, apocalittiche, visionarie profezie (contenute nel poema filmico La rabbia), che raccontano di una "nuova orrenda preistoria" che sta minando la società contemporanea.
Così, lo spettacolo racconta (anche in forma satirica) nuove utopie, inciampi grotteschi e civile indignazione. Storie di sfruttamento dell’uomo e dell’ambiente, di esclusione, di ribellione, di guerra, di illegalità, rilette con un filtro grottesco, ghignante e aristofanesco.
Giorni e orari: lo spettacolo va in scena venerdì 9, sabato 10, martedì 13, venerdì 16 e sabato 17 marzo alle ore 21, mentre domenica 11, mercoledì 14, giovedì 15 e domenica 18 marzo alle 17.30.
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